Le foibe messe da parte. I martiri dimenticati. Scoppia la polemica a Zola Predosa, piccolo comune alle porte di Bologna, nel Giorno del Ricordo. Tra una statua dedicata alla mortadella e l'atra, il sindaco Pd, Stefano Fiorini, ha infatti ben pensato di boicottare le celebrazioni in memoria degli esuli istriani e dalmati preferendo invitare per una conferenza Cècile Kyenge. Questa l'accusa dell'opposizione. Lui, però, si difende: "Tutto falso, mai cancellato le Foibe, che, anzi, quest'anno ricordiamo con un programma di iniziative nelle scuole".
L'ex ministro per l'integrazione e attuale eurodeputata Pd, durante l'incontro ha parlato del tema che più le sta a cuore: i profughi. Ma non quelli cacciati da Fiume e Zara, no. I migranti che in questi anni stanno sbarcando sulle coste italiane. Poi dopo la chiacchierata si è recata a far visita ad alcune aziende locali. Una missione "istituzionale" nel giorno del Ricordo. Ce n'era davvero bisogno? "Ho chiamato infuriato il sindaco - racconta a ilGiornale.it Domenico Nobile, consigliere di Forza Italia - e mi ha detto di aver fatto una commemorazione unica per la shoah e per le foibe il 27 gennaio. Ma non va bene. Quella di oggi è una ricorrenza sancita dalla legge e va rispettata. Negli anni passati proiettavamo in una sala un film, poi portavamo alcune testimonianze. Quest'anno evidentemente la Kyenge ha occupato lo scenario che noi dedicavamo agli infoibati. Hanno messo da parte i nostri martiri per fare spazio a lei".
Non che negli anni passati, a quanto pare, le amministrazioni comunali a Zola si siano spezzate la schiena per organizzare eventi sulla tragedia dell'Istria e della Dalmazia. Anzi. "Dopo anni di battaglie in consiglio comunale -continua Nobile - siamo riusciti a dedicare ai martiri delle foibe solo una piccola sala della biblioteca comunale. Di solito il sindaco mi concede l'autorizzazione ad organizzare qualcosa in ricordo degli esuli dalmati, ma quest'anno continuava a non rispondermi. Adesso ho capito: c'era la visita della Kyenge e voleva che tutte le forze fossero concentrate lì".
Per protesta alcuni militanti dell'associazione 40069 si sono presentati all'incontro della Kyenge, ma sono stati allontanati. "Io non sono andato per protesta", spiega Nobile. Intanto durante la notte di fronte alle scuole di Zola sono comparsi degli striscioni che invitavano ragazzi e bambini a "chiedere ai vostri professori cosa sono le foibe". "Questa cosa mi fa piacere - aggiunge Nobile -, è stata un'emozione sapere che nella classe di mia figlia hanno interrotto le lezioni per parlare della pulizia etnica dei partigiani di Tito ai danni di chi aveva la sola colpa di essere italiano. Non era mai successo". Chissà se Kyenge ha fatto qualche accenno agli infoibati durante la sua visita.
Il sindaco di Zola, però, ribatte alle accuse, sostenendo che la "affermazione riportata tramite un'intervista di un consigliere comunale di Zola Predosa, Domenico Nobile" sono "false (mai cancellato le Foibe, che, anzi, quest'anno ricordiamo con un programma di iniziative nelle scuole)" e anche "stupide (contrapporre le Foibe con la Kyenge)". "Inoltre - aggiunge il sindaco - mai ho parlato questa mattina con il consigliere Nobile di questo argomento che invito gentilmente a smentire". In tarda mattinata sulla sua pagina Facebook è apparsa un post in cui vengono pubblicizzate due iniziative in ricordo delle foibe, non il 10 febbraio ma il 15 e 16 febbraio. Nobile, contattato telefonicamente, conferma che il sindaco lo ha "sempre sostenuto in qualsiasi iniziativa selle foibe e non.
E che una collaborazione così con un sindaco e un consigliere di minoranza non si è mai vista. Tengo inoltre a sottolineare che non sono sentito al telefono con il sindaco questa mattina. E lo ringrazio per le iniziative del 15 e 16. Che sono una vittoria per tutti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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