L'opposizione sta continuando a speculare politicamente sul caso Santanchè, tirata in ballo per presunte irregolarità riguardanti Visiblia, mentre la maggioranza non modifica di una virgola la sua impostazione, che rimane garantista. Ne ha parlato pure il premier Meloni, in conferenza stampa a Vilnius, in seguito al vertice della Nato. «La questione del ministro Santanchè - ha osservato il leader di Fdi - non è invece una questione politica, nel senso che è una questione extra politica che riguarda la sua attività, il suo ruolo non di ministro - che tra l'altro sta, secondo me, sta svolgendo molto bene - ma una questione molto complessa che va vista nel merito. Quando il merito sarà complessivamente conosciuto» si trarranno delle conclusioni. «Ma credo anche - ha proseguito il presidente del Consiglio - che il merito competa alle aule di tribunale non alle trasmissioni televisive».
Stessa linea del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Le stesse cose si ripetono sempre, ma spero che l'opposizione faccia delle proposte concrete invece di limitarsi a chiedere le dimissioni dei ministri. Per quanto mi riguarda, non ci sono gli estremi per cui il ministro Santanchè debba dimettersi», ha detto il titolare della Farnesina, durante Non Stop News, su Rtl 102.5.
Alla Meloni ha voluto rispondere Simone Fratoianni, segretario di Sinistra italiana. «Ma un ministro a cui sono imputate tutte quelle contestazioni ed irregolarità è un problema o no per un governo? Un ministro che mente in Parlamento è un problema o no per la presidente Meloni? Arrampicarsi sugli specchi non può essere uno sport estivo», ha tuonato il membro della minoranza. «Facciamo chiarezza - ha argomentato il grillino Stefano Patuanelli - : la ministra ha affermato di non essere indagata, quando invece lo era da mesi presso la procura di Milano per falso in bilancio e bancarotta». Riccardo Magi di +Europa è sulla stessa linea dei suoi compagni di scranno parlamentare: «E allora riportiamola alla politica: il ministro del Turismo ha mentito al parlamento italiano. Questo non basta per chiederne le dimissioni?», ha dichiarato.
Il «gioco dell'opposizione», su cui Fdi ha anche scherzato via
social, rimane in effetti quello di chiedere le dimissioni più o meno di chiunque venga tirato in ballo da inchieste, giornalistiche o giudiziarie che siano. La maggioranza non asseconderà questo tipo di visione della politica.
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