“Sono un fan del qui ed ora, pensiamo al presente che è l’unico tempo che l’uomo riesce a vivere, perché il passato l’ha già vissuto ed il futuro deve ancora venire e lasciamo che le cose stiano, nel nostro tempo, che è quello che possiamo vivere” così il sottosegretario leghista allo Sviluppo Economico Armando Siri. La risposta dopo la domanda, da parte dei conduttori di Uno Mattina, a margine della conferenza stampa abruzzese con i tre leader del tradizionale centrodestra: Berlusconi, Meloni e Salvini. Un freno, dal più salviniano dei leghisti, a proposito dell’ipotesi fatta ieri dall’ex Premier, di un futuro governo nazionale nuovamente di centrodestra. Per Siri, ad oggi, c’è un esecutivo e c’è un contratto tra due forze che, logicamente, sono alternative tra loro ma noi vogliamo andare avanti e realizzare le cose che gli italiani si aspettano e per cui ci hanno dato fiducia. Vero il voto degli italiani, pur se ancor più vero che questo, dato un anno fa, ma ad una Lega realmente alternativa ai Cinque Stelle ed alla sinistra ed in alleanza con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Per Siri le elezioni regionali e locali sono “altra questione già a conoscenza e con uno schieramento che riunisce alcune forze che sono le forze che si riferiscono a quello che era il centrodestra e quello che è il centrodestra soltanto oggi a livello locale e questa è la situazione”. A proposito della iniziale visione del vivere oggi non pensando a ciò che è stato ieri e potrebbe esser domani. Delinea la retta dei due passi: governativo nazionale nel passato, governativo territoriale nel presente.
Il sottosegretario, per consolidare il pensiero (dobbiamo stare con i cinque stelle), evidenzia il “tanto apprezzamento in giro tra la gente e malgrado si sia al governo non abbiamo smesso di essere nelle piazze. Un eccesso di crescita non mira il governo ma ci rafforza per ciò che noi vogliamo fare, nel Governo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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