Soldi a chi non lavora. Solo briciole alle pmi

Mancetta da 2.500 euro dopo il crollo dei ricavi e sconto sugli affitti. Reddito di emergenza: 800 euro

Soldi a chi non lavora. Solo briciole alle pmi

Per trovare una quadra non è bastata una scrematura da circa 300 pagine rispetto al documento che raccoglieva le richieste dei ministeri. Ieri, alla vigilia del «preconsiglio», la bozza del decreto rilancio che circolava non erano ancora definitive. E, soprattutto, non avevano la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato. Colpa di alcune novità entrate all'ultimo momento, come quello sulle banche, e di misure depennate per ragioni politiche o di cassa. E dell'insufficienza delle misure messe in campo per le aziende, che sarebbero dovute essere le protagoniste del terzo provvedimento d'urgenza del governo per fare fronte all'emergenza coronavirus.

IL NODO BANCHE

Tra gli argomenti di confronto fino alla serata di ieri, le misure per le banche. La bozza prevede un sostegno dello Stato fino a 100 milioni di euro, anche sotto forma di credito di imposta, per favorire l'acquisto di banche sottoposte a «liquidazione coatta amministrativa», cioè sull'orlo del fallimento. Sostegno esteso anche alle cessioni di rami di azienda. Norma presa di mira dal M5s e giudicata un aiuto a istituti decotti. Meno osteggiata un'altra misura che in realtà è ben più pesante. Una garanzia sulle nuove passività delle banche fino a un massimo di 15 miliardi di euro. Obiettivo: «Evitare o porre rimedio a una grave perturbazione dell'economia e preservare la stabilità finanziaria». La garanzia verrebbe concessa solo con un via libera europeo. Depennato dalla bozza l'articolo che avrebbe sollevato le banche dalla responsabilità penale in caso di bancarotta dei destinatari dei prestiti garantiti dallo Stato. Una condizione utile anche a snellire le procedure per i prestiti. L'Abi ha chiesto di anticipare la riunione della task force sui prestiti istituita al ministero per snellire le procedure.

PER LE PICCOLE AZIENDE

Gli aiuti a fondo perduto per le piccole aziende e i lavoratori autonomi ci sono, nella versione minima anticipata nei giorni scorsi. Gli aiuti sono riservati a chi ha ricavi o compensi fino a 5 milioni di euro e ad aprile ha subito una perdita di almeno i due terzi del fatturato rispetto allo stesso mese del 2019. I rimborsi si calcolano sulla «differenza tra l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019», ma non saranno uguali per tutti. Il 25% fino a 100mila euro, il 20% tra 100mila e 400mila e il 15% sopra questa soglia. Questo significa che per la prima fascia gli aiuti saranno tra il minimo stabilito per legge di mille euro e un massimo di 2.500 euro, 6.500 nel secondo caso e 60mila nel terzo. In arrivo anche sconti fiscali per le aziende tra 5 e 50 milioni per gli aumenti di capitale

TAGLIO AGLI AFFITTI E DELLE BOLLETTE

C'è l'atteso sconto, tramite credito di imposta sugli affitti commerciali pari al 60%, riservato a imprese con ricavi fino a 5 milioni che abbiano subito un calo del fatturato in aprile del 50%. Sulle bollette si agisce sulle quote fisse pagate da piccole attività produttive e commerciali. Per tre mesi a partire da aprile 2020 dovrebbero essere azzerate con un intervento delle a Autorità.

LICENZIAMENTI FERMI PER UN ANNO

Tra le novità, la possibilità di sovvenzioni a favore di aziende che, a causa della pandemia, prevedono licenziamenti. Un anno di sussidi (l'80% della retribuzione lorda) in cambio della rinuncia al licenziamento per 12 mesi.

RESISTE IL REDDITO DI EMERGENZA

Confermato il Reddito di emergenza, una delle misure che ha causato più problemi politici. Le domande possono essere presentate entro giugno, e l'assegno sarà erogato in due quote tra i 400 e gli 800 euro ciascuna in base al nucleo. Previsto un limite Isee inferiore a 15mila euro, che sale a 25mila se nel nucleo sono presenti disabili.

BONUS VACANZE A 500 EURO

Molte le misure per il settore turistico. Nella bozza di ieri viene confermato il bonus vacanze per famiglie con Isee fino a 35mila euro. Il credito è utilizzabile, dal 1 luglio al 31 dicembre 2020.

La misura del credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona. Tra le conferme, molte micro novità. Misure minime che difficilmente si potranno fare passare come ricette per uscire dall'emergenza pandemia.

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