Che ci sia o meno un partito di Giuseppe Conte alle prossime elezioni politiche, poco cambia per il centrodestra. In entrambi i casi, infatti, lo schieramento mantiene un largo vantaggio sull’attuale maggioranza giallorossa di centrosinistra. Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Noto per Porta a Porta, l’asse a tre fra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sfiora il 50%, attestandosi al 49,5% delle indicazioni di voto. Se poi sommiamo l’1,5% di Cambiamo! di Giovanni Toti, il centrodestra sfonda il 50% e arriva al 51%.
E il centrosinistra? Dieci punti più in basso, sia che ci sia o non ci sia la lista del presidente del Consiglio. Qualora l’attuale inquilino di Palazzo Chigi decida di creare una propria formazione, questa intercetterebbe il 14% dei favori, rubando di fatto voti sia al Movimento 5 Stelle, sia al Partito Democratico: entrambi crollerebbero in modo verticale, scendendo fino all’11%.
Senza partito del premier, i dem di Nicola Zingaretti sono registrati al 19,5% delle preferenze, mentre la compagine pentastellata è rilevata al 17%. Italia Viva di Matteo Renzi è invece al 3,5% e Leu all’1,5%. Mettendo insieme questi numeri, l’attuale esecutivo intercetta il 41,5% dei favori. Stesso volume con l’eventuale partito del sedicente avvocato del popolo, visto che al suo 14% si sommerebbe il 22% messo assieme da Pd e M5s, il 4% di Iv e l’1,5% di Leu.
Qualcosa cambierebbe se Giuseppe Conte diventasse il leader dei grillini, visto che con questo scenario il sondaggio assegna il 23% ai cinque stelle, il 16% al Pd, il 3 a Italia Viva e l’1% a Liberi e uguali.
In qualsiasi scenario, il centrodestra la fa da padrone. Il sondaggio, infatti, fotografa al 28,5% la Lega di Matteo Salvini, sia con la situazione attuale, sia con la presenza di un partito di Conte o con Conte capo politico del Movimento. Stesso discorso vale per Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni: FdI si è consolidato al 14% delle indicazioni di voto.
Secondo il sondaggio è stabile anche Forza Italia, attualmente data al 7% dei consensi; con la lista Conte calerebbe solamente di mezzo punto percentuale, mentre rimarrebbe al 7% con il premier leader pentastellato.
Idem Cambiamo! del governatore della regione Liguria Giovanni Toti: ora come ora la sua formazione politica incontra i favori dell’1,5% della popolazione elettorale italiana.Il sondaggio Noto rileva al 3% Azione di Carlo Calenda, all’1,5% i Verdi e solo allo 0,5% Più Europa, mentre tutti gli altri partiti rappresentano il 2,5%.
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