"Sono rudi e presuntuosi Come tutti i potenti"

Carlo Rossella: "La Cina è una potenza e si comporta come tale. Ma dietro al video della gaffe della regina ci potrebbe essere qualche interesse"

"Sono rudi e presuntuosi Come tutti i potenti"

«Sua Maestà li chiama maleducati. Io aggiungo: maleducati cronici. I cinesi hanno dimenticato la tradizione imperiale. Il comunismo ha cancellato le tracce delle buone maniere. Le faccio un esempio? Per strada sputano continuamente per terra». Carlo Rossella, presidente di Medusa Film, un passato da inviato per La Stampa e poi da direttore di Tg1, Tg5 e Panorama, è convinto che le considerazioni di Elisabetta II, captate da una conversazione rubata dalle telecamere, siano «il minimo che si possa dire dei modi rudi dei cinesi».

Non saranno gli inglesi troppo snob?

«Chiunque avrebbe fatto la stessa considerazione di fronte a certi atteggiamenti. Hanno trattato male l'ambasciatrice inglese. E non è la prima volta. D'altra parte noi europei non siamo amati. In certe città cinesi gli occidentali vengono ancora strattonati per strada».

Due mondi che non si parlano?

«In realtà cinesi e inglesi si sono sempre parlati, dai tempi di Chris Patten (ultimo governatore inglese di Hong Kong, ndr). Quando ci fu l'abbandono di Hong Kong da parte degli inglesi, io ero lì».

Cosa vide?

«Ho assistito al passaggio di consegne, che fu morbido e spettacolare. In una notte i cinesi riempirono l'ex colonia dell'impero britannico di bandiere rosse. La bandiera inglese scomparve dappertutto, tranne che nella sede dall'ufficio dell'Alto commissario britannico per Hong Kong. Il console cinese a Hong Kong è più potente di un ministro».

C'è chi sospetta che il fuorionda della regina possa non essere casuale?

«Sospetto anch'io che dietro ci sia qualcosa. Forse a qualcuno dispiace che i rapporti tra i due Paesi si siano intensificati. Per rovinarli, quale miglior modo che captare una frase scomoda di Sua Maestà?».

Di mezzo ci sono affari per diversi miliardi...

«E gli affari uniscono gli opposti. Business is business. La Cina sa che Londra ha superato Wall Street come principale centro di affari del mondo. Ma attenzione: i cinesi si considerano i primo del mondo in tutto».

E a Londra come in altre capitali vengono accolti con il tappeto rosso.

«La Cina è una grande potenza e si comporta come tale. Loro si mettono al pari con l'America, basta guardare alla contesa territoriale che hanno sulle isole Senkaku. Ma attenzione. Non è che gli Usa o la Russia non siano rudi. Lei ha visto qualcuno che comanda che non sia rude? Chi non è rude ti vuol fregare. Ne avessimo noi di Xi Jinping (il presidente cinese, ndr). I nostri politici forse non sono maleducati?

Lei che dice? Non conoscono l'etichetta?

«Sì, ma quella della Cirio. Ah, se avesse a che fare con i nostri politici... Solo i vecchi conoscevano bene l'etichetta, parlo di Fanfani, Togliatti, Moro, Berlinguer».

I cinesi hanno censurato la notizia, gli inglesi l'hanno proposta per un'intera giornata. Due mondi opposti?

«Il regime non si è liberato del problema della censura. D'altronde per tenere a bada un Paese con 2 miliardi di abitanti...».

Riconoscerà un pregio alla cultura cinese?

«Amo la Cina, l'atmosfera di quel Paese, la cucina e la città di Shanghai. I cinesi hanno un grande pregio: non si fermano mai, sono gran lavoratori».

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