Spara dopo una lite, agente fermato

Il poliziotto ha colpito in strada un 21enne con il quale aveva discusso in discoteca

Spara dopo una lite, agente fermato

Litigano in discoteca e due ore dopo gli spara con la pistola d'ordinanza. Fermato per tentato omicidio aggravato e lesioni gravi un agente di polizia che sabato notte, dopo una scazzottata in strada, ha esploso due proiettili dalla calibro 9x21 in dotazione nonostante fosse fuori servizio. E, soprattutto, nonostante il suo rivale fosse disarmato. «Sono inciampato, mi è partito il secondo colpo», dirà al pm.

Un litigio per motivi da niente e che per miracolo non è finito in tragedia in via Flavia, ad Ancona, quando l'agente, 40 anni, dopo averle prese, spara un colpo in aria e un secondo che centra il 21enne, N.G., a una gamba. Ricoverato in codice rosso alle Torrette, operato d'urgenza, il ragazzo non è in pericolo di vita. E proprio all'ospedale universitario riesplode la rissa quando gli amici dell'uno e quelli dell'altro s'incrociano. Spintoni e insulti smorzati dalla vigilanza e dai poliziotti intervenuti. L'uomo, di Ancona ma in servizio al reparto volanti di Civitanova Marche, è indagato dalla Procura e dai colleghi della squadra mobile che hanno ascoltato decine di testimoni e visionato le telecamere per ricostruire i fatti. Pesanti le accuse, aggravate dai futili motivi. Tutto inizia in un locale notturno della frazione Baraccola, l'NYX Club, dove i due, che si conoscono da anni, si prendono a parolacce. Vecchie ruggini, questioni mai risolte tanto che gli addetti alla sicurezza sono costretti a portarli fuori dal night zeppo di gente. «Qui non si sono nemmeno sfiorati - precisa a il Giornale Alessandro Coen, socio dell'NYX club -, ma le cose non si mettevano bene tanto che un nostro collaboratore della security li ha accompagnati fuori e li ha messi in macchina, ognuno nella propria, assicurandosi che la questione finisse lì. Se ne sono andati ognuno per la propria strada. Si, sapevamo che uno è poliziotto perché all'entrata si è qualificato».

Sono le 2,15, l'agente si dirige verso casa, in via Flavia, il rivale chiama i rinforzi. Due chilometri di distanza e quasi due ore dopo, la resa dei conti. Sono passate le 4 di ieri, il 21enne l'aspetta in strada e quando il poliziotto scende, lo gonfia di botte. A quel punto l'agente estrae l'arma e spara. «Ho visto una Punto e un furgone che facevano il giro dell'isolato - racconta un testimone, Francesco De Dominicis -. Gente che litigava, ragazzi che urlavano. Ho sentito il primo colpo, mi sono affacciato in balcone ed è partito il secondo colpo di pistola. Poi ho visto delle persone salire su un grosso furgone bianco e altre due sull'altra auto. Sembrava si stessero inseguendo». N.G. è a terra, sanguina, ma fa in tempo a chiamare gli amici che lo raggiungono e lo portano in ospedale. Sono le 4,34 quando il 21enne arriva alle Torrette e viene soccorso dai medici di guardia. Alle 6,58 arriva anche il poliziotto per farsi medicare contusioni e tumefazioni al volto, seguito da un gruppo di amici. In sala d'attesa scoppia il putiferio.

«Nessun danno di rilievo», precisa l'Azienda Ospedaliera Universitaria. La scientifica ha repertato due bossoli tra la fermata del bus e il centro «La Bottega della Fantasia». E per oggi è previsto l'interrogatorio di garanzia del poliziotto.

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