"Il suffragio universale comincia a rappresentare un serio pericolo per la civiltà occidentale". Quando il popolo vota qualcuno di sgradito alla sinistra, questa si riscopre elitaria e dimentica la democrazia. Anzi: la cancella. Era già successo con la Brexit, quando commentatori e giornalisti cominciarono a dire che quello degli inglesi era stato un errore, che gli elettori non erano informati, ignoranti, di pancia, populisti. Si sta ripetendo oggi con l'elezione di Donald Trump. In toni ancor più drammatici.
La sparata di Rondolino su Trump
Fabrizio Rondolino, giornalista dell'Unità e renziano di ferro, si è lasciato andare ad un indefinibile commento su Twitter. E immaginiamo che in molti a sinistra abbiano pensato lo stesso, senza però trovare il coraggio di metterlo per iscritto: "Il suffragio universale comincia a rappresentare un serio pericolo per la civiltà occidentale". Da una conquista ad un problema, ecco. Addio democrazia. Per i sinistri vince l'ignoranza quando trionfano i candidati a loro sgraditi, quando gli eletti escono dai rigidi binari del politicamente corretto su cui fanno correre i loro treni "certificati" dal bollino di (falsa) democrazia.
Sui social network si è ovviamente scatenata l'ironia contro Rondolino. Qualcuno ha preso di mira anche la campagna referendaria per il Sì: il giornalista infatti ha come immagine del profilo Twitter proprio un invito ad approvare la riforma di Renzi.
"Ecco perché vogliono il Sì - dice qualcuno - così sarà l'ultimo voto che darete". "Per Rondolino non dovremmo più votare", aggiunge Mario. È la nuova sinistra, bellezza. Quella che si è da tempo tolta la tuta da lavoro per vestire il tailleur radical chic. Oggi più che mai sotto choc.Il suffragio universale comincia a rappresentare un serio pericolo per la civiltà occidentale #disaster2016
— Fabrizio Rondolino (@frondolino) 9 novembre 2016
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