La strage sull'elicottero tra i più sicuri d'Italia. La pista del maltempo

Il velivolo proveniva dalle Tremiti: sette vittime. L'inchiesta: ipotesi guasto e disorientamento

La strage sull'elicottero tra i più sicuri d'Italia. La pista del maltempo

Non è stato trovato nessun superstite tra i rottami dell'elicottero, proveniente dalle isole Tremiti, che si è schiantato ieri mattina nel foggiano, forse a causa del maltempo che imperversava sulla zona. Le vittime sono sette. A bordo c'erano quattro turisti sloveni, tutti componenti della stessa famiglia, che stavano trascorrendo le vacanze in Puglia, un medico del 118 che stava rientrando a casa dopo un turno di lavoro sull'isola e i due piloti.

L'elicottero della compagnia Alidaunia, una linea turistica di collegamento tra il capoluogo pugliese e le Tremiti che effettua il servizio in convenzione con la Regione Puglia, era scomparso dai radar alle 9,27 di ieri in provincia di Foggia, mentre sulla zona stava piovendo, c'era un forte vento e la nebbia. L'ultimo contatto radio era stato tra Apricena e San Severo, sul basso Gargano. Le ricerche sono partite immediatamente, dall'alto con un elicottero dei vigili del fuoco arrivato da Pescara di supporto agli uomini che via terra perlustravano le zone più impervie del promontorio del Gargano, anche con una quarantina di carabinieri, tra i quali quelli dei reparti speciali dei Cacciatori di Puglia. In volo si sono alzati anche tre elicotteri dell'Arma. Le ricerche si sono concentrate tra il tratto di mare che divide le isole dalla terraferma pugliese, nel perimetro che va da San Severo, Apricena e Rignano Garganico. I resti sono stati trovati in una zona rurale intorno Castel Pagano. Sei corpi erano tra le lamiere del relitto, mentre quello del medico era stato sbalzato fuori. Il velivolo era partito alle 9.20 dalle Tremiti ed era diretto a Foggia. I turisti erano rimasti bloccati sull'isola dal maltempo. Costretti a restare una notte in più, ieri i quattro hanno preso il primo volo di Alidaunia in partenza dall'arcipelago. In questo periodo il sabato dalle Tremiti ne sono previsti quattro in un giorno, oltre a quelli di andata dal capoluogo. Una compagnia, Alidaunia, considerata tra le più sicure, che dagli anni Settanta collega il Gargano alle Tremiti, oltre a svolgere il servizio pubblico di protezione civile, elisoccorso ed eliambulanza per conto di varie amministrazioni regionali. «Siamo profondamente scossi, non abbiamo ancora una chiara visione di cosa sia potuto accadere», ha commentato Roberto Pucillo, amministratore delegato della società che gestisce insieme alla figlia. È possibile che sia stato il maltempo a rendere ingovernabile l'elicottero, seppure non fosse proibitivo per un mezzo di quelle dimensioni. Per accertare le cause dell'incidente il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, e il sostituto procuratore Matteo Stella, ieri hanno fatto un sopralluogo nella zona dello schianto e sono in procinto di aprire un'inchiesta per disastro aviatorio colposo. Nelle prossime ore disporranno i necessari accertamenti tecnico scientifici sui resti del velivolo e sulla scatola nera presente a bordo. Anche l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha disposto l'apertura di un'inchiesta di sicurezza e l'invio di un team investigativo sul sito dell'incidente. Al momento non si può escludere neppure il guasto meccanico, un malfunzionamento improvviso, un'ipotesi avvalorata dal fatto che i piloti non hanno lanciato alcun allarme. Ma il loro silenzio potrebbe anche essere stato determinato da una situazione di disorientamento spaziale che potrebbe avergli fatto perdere i riferimenti necessari per pilotare in sicurezza.

Dopo il ritrovamento dei resti il governatore Michele Emiliano, che era a Roma per partecipare al corteo per la pace, è subito rientrato in Puglia.

«Per stare vicino - ha scritto su Facebook - a tutte quelle persone che stanno vivendo momenti di angoscia molto profonda e a coloro che hanno effettuato le ricerche e che dovranno gestire questa fase dolorosa e complessa dal punto di vista umano».

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