Stroncato da un malore a 26 anni il clown amico dei bimbi ricoverati

Filippo sognava il palco, era volontario al Niguarda

Stroncato da un malore a 26 anni il clown amico dei bimbi ricoverati
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Sui social girano le sue foto e bastano quelle a trasmettere qualcosa di bello. «Ciao, angelo dal naso rosso» scrivono gli amici e perfetti sconosciuti colpiti dalla sua storia.

Filippo Bonacchi 26 anni, è morto sabato scorso mentre faceva clowneria tra i bambini dell'ospedale Niguarda. Lo ha stroncato un malore improvviso, tanto che non sono stati sufficienti i soccorsi immediati: le sue condizioni sono peggiorate rapidamente fino al decesso, avvenuto dopo un breve ricovero.

Ora il suo bel viso pulito e giovane diventa simbolo di tante cose: della passione da inseguire, dell'energia del volontariato, del saper sorridere per le cose più semplici, del saper inseguire i propri sogni ma anche del saper tuffarsi negli «inciampi» della vita. Il suo approccio alla clowneria è stato così: da Pistoia è arrivato a Milano sognando di fare l'attore e di calcare le scene dei teatri più noti. Si è trovato su un palcoscenico ben diverso: quello delle corsie degli ospedali, dove, famelici di un po' di distrazione, lo aspettavano ogni settimana i bambini ricoverati, in attesa di referti, in terapia, immobilizzati in un letto. E a lui bastava un baso rosso di gomma per dare inizio allo spettacolo. Infilava la sua giacca d'ordinanza, tempestata da palline colorate, e via, in scena.

«Tutte le fortune agli altri, ecco noi siamo gli altri» recita un suo post Instagram di gennaio sotto la foto scattata in corsia all'Istituto Gaetano Pini di Milano, una delle strutture in cui Filippo faceva volontariato.

Filippo aveva frequentato la Civica Scuola di Teatro «Paolo Grassi». Una volta diplomato, nel 2021, si era trasferito a Parigi per continuare il suo percorso di formazione all'École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq. Nel 2022, insieme ad alcuni colleghi, Bonacchi aveva fondato la Compagnia Teatrale Bacchetti con l'obiettivo di fare «teatro strano, ma bello». Dopodiché era entrato a far parte dell'associazione «Veronica Sacchi».

«Con il cuore spezzato, salutiamo il nostro Volontario col Naso Rosso, Filippo, ricordiamo la sua generosità nel donare sorrisi preziosi ai pazienti. Grazie di cuore, Filippo, per ogni attimo di gioia che hai portato tra noi. Ci mancherai» scrivono i colleghi di clowneria.

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