Legni delle barche dei migranti naufragati a Lampedusa diventano strumenti musicali che mani vive torneranno ad accordare, grazie a chi una vita sta cercando di ricostruirsela dal fondo dei propri errori, nella falegnameria del carcere milanese di Opera. Nelle nostre tiepide case ricordare i corpi che si agitano lontani dai salvagenti e vanno giù a fondo è una fatica, un senso di colpa da allontanare prima che la coscienza si svegli e cominci a parlare.
Si chiama «Metamorfosi» questo progetto promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Milano e attuato in collaborazione con la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, il direttore generale dell'Agenzia delle Accise Marcello Minenna, e la Casa di reclusione Milano-Opera.
Una metamorfosi destinata prima di tutto a noi salvati e in cerca di salvezza, oltre che a onorare la memoria dei troppi morti dei quali abbiamo perduto anche il nome e a restituire qualche grammo di umanità alla storia del Mar Mediterraneo diventato il cimitero più grande d'Europa.
Le autorità giudiziarie ne avevano già autorizzato lo smaltimento, in una specie di fossa comune delle barche naufragate sulle coste di Lampedusa, simile alla fossa comune di chi lassù, sballottato dal mare, ha trascorso i suoi ultimi giorni. Invece che un trionfo della morte, però, ne è nato un nuovo progetto di vita, che passa per le mani di chi sta espiando la propria pena, in una comunione che lega chi non c'è più e chi vuole tornare a essere ancora.
Gli strumenti musicali cresciuti tra le mura del carcere dai legni di Lampedusa formeranno «L'Orchestra del Mare» e non è solo un modo di dire. Il laboratorio di Liuteria, poi diventato anche di Falegnameria di Opera, non a caso spesso definito carcere modello per le attività di recupero, è un progetto attivo dal 2012, anno di nascita della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.
Il Laboratorio non è solo un corso come un altro per dar senso al tempo trascorso in carcere, ma un vero luogo di formazione professionale. Sono usciti dalle spesse mura di Opera molti violini pregiati. In questo modo il reinserimento in società dopo avere scontato la pena è più semplice e le recidive, ovvero la possibilità di commettere ancora reati, si abbassano drasticamente.
«Metamorfosi», come in iniziative passate, permetterà anche di realizzare presepi. Il primo presepio della Falegnameria era stato donato a Papa Francesco e a guidare i detenuti in questi anni è stato Francesco Tuccio, il falegname che ha realizzato la famosa Croce di Lampedusa con i legni dei barconi affondati. Un incrocio di vite perdute e smarrite che ritrovano senso, fin nel significato più concreto della parola che è il lavoro.
Sulla scia della Croce di Tuccio saranno realizzate altre croci da donare alle scuole, e poi angeli e corone del rosario.
Tra le litanie lauretane della preghiera del Rosario, alle invocazioni a Maria ne è stata aggiunta una: «Aiuto dei migranti, prega per noi». Pochi giorni fa al Papa è stato presentato un quadro dove è Maria che sembra galleggiare sulle acque, dal titolo «Madonna del porto negato». Spiritualità e arte possono fare miracoli.
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