Comune di Roma e Regione Lazio continuano a palleggiarsi le accuse. Il cavallo di battaglia di Virginia Raggi, per scrollarsi di dosso le responsabilità sulla cattiva gestione dei rifiuti, è: “La Regione non autorizza l’incremento degli impianti esistenti”. Mentre, dalla Pisana, Nicola Zingaretti risponde che “ad ora, non c’è stata nessuna proposta”.
A chi credere? “Mentono entrambi”, secondo Fabrizio Santori, consigliere della Regione Lazio in quota Fratelli d’Italia: lei è una “dilettante”, lui un “ignavo”.
Raggi e Zingaretti: responsabilità da dividere
Insomma, si tratterebbe solo di un “teatrino” dove uno attacca l’altro nel tentativo di proteggere se stesso ma “non ci sono buoni e cattivi, sono fatti tutti e due della stessa pasta”. La sindaca Raggi “ha la grave colpa di non essere stata in grado di capire come funziona il ciclo dei rifiuti a Roma e, di conseguenza, neanche quello degli impianti di smaltimento. È bastato che si inceppasse un ingranaggio in questo processo per creare l’emergenza”. Mentre il presidente della Regione Lazio “tiene la testa sotto la sabbia”, prosegue Santori ricordando che: “Già quando era presidente della Provincia si è ben guardato dall’indicare un sito in cui realizzare un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti. Il solito atteggiamento da ignavo che ne contraddistingue l’amministrazione, anche in Regione dove dal 2013 attendiamo un piano rifiuti che a distanza di quattro anni ancora non si vede”.
Cittadini sul piede di guerra
Mercoledì prossimo la situazione si dovrebbe sbloccare con un incontro in Regione. “Finalmente Comune e Regione la smetteranno di insultarsi su Facebook, Twitter e agenzie di stampa e dovranno per forza di cose confrontarsi in una sede istituzionale dove non si può più mentire”. Ma, afferma Santori, “quello che sta bollendo in pentola è ancora poco chiaro e non lascia ben sperare”. Soprattutto se si tiene conto che i comuni su cui dovrebbe gravare l’eventuale implementamento degli impianti sono già sul piede di guerra: “Abbiamo notizie provenienti da tutto il territorio dove c’è molta agitazione tra i cittadini per decisioni che potrebbero calare sulle loro teste dall’alto”.
“Non possiamo certo biasimarli”, prosegue sarcasticamente il consigliere: “Nessuno si sentirebbe sicuro se sapesse che a garantire queste scelte sono le stesse menti geniali che stanno gestendo il caso della Eco X di Pomezia”.
“Pinocchio” pure Renzi
Nel frattempo, però, l’unico a “gioire” sembra esser Renzi che ha approfittato della crisi per ergersi a paladino della “ramazza”. “Perché non ha organizzato questa buffonata quando era presidente del Consiglio e sindaco di Roma era Ignazio Marino?”, domanda Santori. La verità, anche in questo caso, è un’altra: “Anche lui sta giocando spudoratamente con la nostra Capitale solo per becera propaganda elettorale. Non gli è mai fregato niente di Roma, il suo pensiero si è sempre fermato a Firenze dove dovrebbe chiarire un bel po’ di aspetti della sua azione amministrativa e delle poltrone date agli amici toscani. E’ un pinocchio pure lui”.
“Pd e M5S fanno campagna elettorale sulla pelle dei romani”
Tra continue stilettate, quella che ha assunto i toni di una vera e propria emergenza socio-sanitaria si è insterilita nella polemica politica.
“Pd e M5S fanno campagna elettorale sulla pelle dei romani – conclude il consigliere – mentre nessuno si cura di governare Roma che sprofonda tra rifiuti, buche, inefficienza del trasporto pubblico, e dove illegalità e abusivismo sono quotidiani. Ma tutto questo gli si ritorcerà contro, perché i romani ormai hanno capito il loro sporco gioco, e sono esasperati da menzogne e incompetenza”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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