"Io non ho mai chiesto le dimissioni di Orlandi. Io ho detto che se un direttore dell'Agenzia delle entrate continuasse in modo reiterato a dire che si sta lasciando morire l'Agenzia, sarebbe opportuno che si dimettesse. Mi pare di capire dalla nota del Mef che smetterà di andare in giro a dirlo". Il giorno dopo, il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti, ritratta parzialmente la posizione espressa ieri ma dai microfoni di Rainews24 ingaggia subito uno scontro con Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera.
"Mi pare che il direttore dell'Agenzia delle entrate stia facendo il suo lavoro, perciò deve restare al proprio posto. D'altra parte non si discute di dimissioni con le interviste", ha attaccato Rosato, provocando l'irritazione di Zanetti che ha prontamente risposto: "Non capisco cosa dice Rosato. Non credo che Orlandi stia facendo il suo lavoro quando va in giro a dire che l'Agenzia sta morendo. Credo che questa sia la dimostrazione del perché spesso la politica sia più debole della burocrazia". Il sottosegretario ha cercato di difendere la sua posizione anche dalle pagine di Repubblica dove ha spiegato che non considera una smentita quella del governo: "Sconfessare sarebbe dire: Zanetti ha sbagliato. Ma né Renzi né Padoan lo hanno fatto. Quello che sostengo io - rincara la dose - lo condividono tutti, anche Renzi e Padoan. Se la Orlandi si continua a lamentare, non è più compatibile. Non considero quell'inciso sull'immutata stima una difesa, proprio no".
Ma, se da un lato i capigruppo forzisti Brunetta e Romani chiedono ai presidenti di Camera e Senato di convocare in audizione sia Padoan che la Orlandi per un chiarimento, dal mondo renziano si fa quadrato attorno alla direttrice dell'Agenzia delle Entrate. Secondo il responsabile economico del Pd Filippo Taddei"Padoan ha parlato per il governo, Zanetti ha espresso una legittima opinione personale" e quindi la Ordandi deve restare perché "da parte nostra - ha detto Taddei a Radio Capital - c'è rispetto per la persona, blocchiamo polemiche sul nulla. Al contrario di come molti ci rappresentano, noi siamo concentrati sulla lotta all'evasione". Anche dalla minoranza arriva una difesa netta della Orlandi. Per Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, questo "è uno spettacolo che potevano risparmiarci, se all'Agenzia delle Entrate per dieci anni sono stati dati incarichi a dirigenti senza concorso la responsabilità non è nè di Renzi nè della Orlandi ma il MEF adesso deve dare risposte immediate a questo indecoroso intreccio tra burocrazia e politica del rinvio perché - dice a Radio Rai1 - l'Agenzia delle Entrate non può rimanere bloccata".
"Questo conflitto pubblico - ha concluso Boccia - che si è scatenato tra Padoan, Zanetti e la Orlandi sta svilendo la funzione dell'Agenzia delle Entrate; trovo inaccettabili questi continui botta e risposta sui giornali, piuttosto si chiudano in una stanza e trovino una soluzione immediata"..
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