E quindi, alla fine, quella di Luca Palamara era solo una suggestione. O peggio, una voce infondata. Alle suppletive di ottobre nel collegio della Camera di Monte Mario - Primavalle il centrodestra non appoggerà l'ex magistrato che, passato dall'altro lato della barricata, denuncia le storture del «Sistema» delle toghe. Palamara, dunque, correrà da indipendente. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia sosterranno un altro candidato. Antonio Tajani, coordinatore di Fi, ha già in tasca il profilo giusto. «Probabilmente il candidato sarà di Forza Italia, lo rivendichiamo per quel collegio - risponde Tajani - il migliore, a nostro avviso, è Pasquale Calzetta, la persona che nel 2018 ha perso per pochissimi voti». Tre anni fa Calzetta aveva sfiorato l'elezione. In un collegio che nel 2016 alle comunali aveva dato percentuali bulgare a Virginia Raggi, la grillina Emanuela Del Re è stata eletta deputata solo con poco più di mille di voti di scarto rispetto a Calzetta, ora grande favorito per la conquista del seggio lasciato vuoto dalla Del Re, nominata a giugno rappresentante dell'Unione Europea per il Sahel. Tajani ostenta ottimismo in vista del turno del 3 e del 4 ottobre. «Il centrodestra è coeso e ad esempio siamo molto ottimisti per la Regione Calabria dove prevediamo un successo importante per Forza Italia, che ha due liste - continua - una è quella del candidato presidente Roberto Occhiuto e una quella di Forza Italia. Ma tutto è possibile e in tutta Italia la sfida è apertissima». Proprio in Calabria la candidata della coalizione centrosinistra-M5s Amalia Bruno potrebbe essere messa in difficoltà dalla sfida lanciata dall'ex governatore Mario Oliverio. Il politico del Pd ha annunciato la candidatura autonoma contro il suo partito. In aperta polemica con il segretario dem Enrico Letta, per una scelta - quella dell'accordo con i grillini - considerata da Oliverio come calata «di imperio sulla testa della comunità dei democratici calabresi».
Tornando a Primavalle, la candidatura della Trenta preoccupa il M5s. Dove temono che il nome di una ex ministra del Movimento possa spostare dei voti in uscita dai Cinque Stelle. Nel collegio romano grillini e Pd non hanno ancora scelto un candidato. Non è detto nemmeno che si vada verso un cartello giallorosso, caldeggiato dal nuovo leader Giuseppe Conte. Negli stessi giorni delle suppletive si voterà per le comunali anche nella Capitale. Tajani vede il secondo turno per Enrico Michetti: «Andremo sicuramente al ballottaggio e poi ce la giochiamo», dice l'esponente di Forza Italia. Sullo sfondo le tensioni interne al M5s. Virginia Raggi cerca il bis ma è infastidita dalla desistenza di Conte.
Gli ultimi mugugni dal Campidoglio sono arrivati dopo la lettera del neo presidente dei Cinque Stelle al Corriere della Sera in cui, tra le altre cose, auspicava leggi speciali per Milano. Fuoco amico sull'ex premier anche dai parlamentari pentastellati del Sud, sulle barricate per la «svolta nordista».
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