Tajani: il governo dura. Il vertice a tre per la "pace"

I contatti per evitare incidenti in aula sulle misure che dividono Lega e Fi. Salvini: "Lavoriamo bene e lo faremo fino al 2027"

Tajani: il governo dura. Il vertice a tre per la "pace"
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Prove tecniche di smaltimento scorie «europee». Il voto dell'8 e 9 giugno e lo scontro sui top jobs della nuova Commissione ha lasciato sul terreno politico alcune tensioni e malumori all'interno della maggioranza, in particolare tra Lega e Forza Italia.

Dopo un fine settimana di passione, i leader sono pronti a riannodare i fili del dialogo e a lavorare per recuperare quella coesione e quella armonia interna all'esecutivo che ha sempre rappresentato un punto di forza rispetto alla navigazione decisamente più litigiosa dei precedenti governi. Per questo Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani sono in contatto per vedersi in settimana per un vertice chiarificatore in cui sciogliere i nodi che ancora resistono e ripartire con maggiore serenità dopo la sosta estiva. Se lo slittamento, deciso ieri, del Ddl Concorrenza a un successivo Consiglio dei ministri ricade sotto la voce «questioni tecniche» (c'è la necessità di trovare la quadra con l'Unione Euopea sulle nuove norme sulle autostrade), ci sono però alcune partite su cui è necessario trovare una mediazione per evitare che possano rallentare l'azione dell'esecutivo.

Su tutte il decreto svuota-carceri che Forza Italia ritiene non sia particolarmente coraggioso, né del tutto efficace nel risolvere in maniera concreta il problema del sovraffollamento delle carceri. Ma anche il ddl sicurezza con gli azzurri che vorrebbero norme più chiare a favore delle donne incinte in carcere o con figli fino a un anno.

Senza dimenticare il caso del codice della strada. Matteo Salvini vorrebbe chiudere la partita entro fine luglio. Forza Italia ha presentato 54 emendamenti. In particolare si dibatte sulla questione del casco per i guidatori di monopattini. La Lega vorrebbe che ne fosse prevista l'obbligatorietà, Forza Italia non è d'accordo almeno per i maggiorenni e chiede piuttosto l'introduzione di un patentino, ma più in generale non nasconde qualche malumore perché sul testo sarebbe mancato ascolto e concertazione. Si tratta insomma più di una questione di metodo che di merito.

In prospettiva - ma in questo caso si tratta di un problema su cui ci sarà tempo e modo di confrontarsi - c'è poi la questione del recepimento della direttiva case green. Forza Italia vorrebbe che venisse chiarito il sistema di finanziamento degli interventi. Inoltre Erica Mazzetti ritiene che «per raggiungere gli obiettivi sia necessario approntare innanzitutto un nuovo codice unico delle costruzioni che vada a superare tutte le leggi in materia attive dal 1942 a oggi e un nuovo regolamento semplificato per il partenariato pubblico-privato visto che i soldi pubblici sono sempre meno e dobbiamo trovare altre forme di finanziamento». L'impressione generale, comunque, è che la volontà di abbassare i toni e far rientrare lo scontro stia decisamente prevalendo.

La Lega ha evitato nelle ultime 48 ore di rinfocolare la polemica. E Antonio Tajani, al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri, ha ribadito che se «è sempre stato chiaro che ci sono posizioni diverse e apparteniamo a famiglie diverse, questo non ha alcuna ricaduta nelle attività di maggioranza e governo. Abbiamo sottoscritto un patto con gli elettori e intendiamo arrivare fino alla fine della legislatura con la maggioranza di centrodestra della quale facciamo parte e della quale Berlusconi è stato il fondatore fin dal 1994». «Il tema Europa» precisa il vicepremier azzurro «è un tema che non riguarda la politica interna. Posso rassicurare tutti gli italiani che non ci sarà alcun problema per quanto riguarda la tenuta della maggioranza».

Una linea espressa quasi in fotocopia da Matteo Salvini.

«Io penso che questa commissione sia partita malissimo perché i cittadini hanno chiesto il cambiamento e loro si sono riproposti con le stesse facce. Ma il governo lavora tanto e bene, e lavorerà fino all'autunno del 2027. In Europa abbiamo posizioni diverse, da sempre».

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