Tajani guida la riscossa di Forza Italia

Premiata la linea moderata, vinto il derby con la Lega. Tajani: "Dato straordinario"

Tajani guida la riscossa di Forza Italia
00:00 00:00

In quello spazio al centro, «tra Meloni e Schlein», Antonio Tajani si è tuffato con tutto l'ardire della sua moderazione. E un miglioramento della posizione di Forza Italia, con il sorpasso sulla Lega, può essere il suo premio. La prima proiezione a mezzanotte da 10,5 % per gli azzurri, ben sopra il partito di Matteo Salvini all'8. La seconda dice 10 di Fi e 8,3 della Lega. La terza proiezione porta Forza Italia al 9,4%. Prima di mezzanotte Tajani riunisce i vertici del partito nella sede di piazza in Lucina e c'è aria di festa, mentre arrivano cous cous e pastarelle. «Un risultato straordinario - dice Tajani -. Forza Italia cresce rispetto a tutte le ultime elezioni. Una vittoria che dedichiamo al Presidente Silvio Berlusconi, a tutti coloro che non hanno mai smesso di credere nella nostra bandiera. Da stasera, il centrodestra e il PPE sono più forti». I risultati elettorali ancora non ci sono, qualche ora prima gli exit poll davano per il partito azzurro una forchetta ampia tra l'8,5 e il 10,5, poi si parla di un 9,5 che supererebbe l'8,8 delle precedenti europee e sancirebbe la conquista del secondo posto nel centrodestra, con il Carroccio fermo al 9. Interpretare il leader di una forza «rassicurante» in Europa, che punta su competenza e capacità di mediazione mentre avversari ed alleati giocano a chi la spara più grossa e populista, non è stato facile. Con il sistema proporzionale in cui ogni partito vuole distinguersi e rimarcare la sua identità, non alimentare scontri e polemiche poteva essere una mossa perdente. Ma una fetta di italiani si è fatta conquistare dal fascino discreto dell'unico partito in Italia a rappresentare, alleato a Noi moderati, la famiglia maggioritaria del Ppe, quei popolari che daranno le carte a Bruxelles.

Già nel pomeriggio domenicale, quando incominciano a circolare in segreto i primi exit poll, la speranza di toccare davvero l'obiettivo del 10% o arrivarci così vicini da superare gli alleati antieuropeisti della Lega, si fa concreta. «Saremo oltre, tranquilli», esulta da Napoli il capogruppo a Bruxelles, Fulvio Martusciello.

Negli ultimi giorni di campagna elettorale Salvini ha attaccato ogni giorno e Tajani ha sempre risposto senza cadere nella lite. La vera competizione era quella con Pd e M5S, ma neppure si poteva rimanere appiattiti sulle posizioni dei due partiti di destra, senza evidenziare l'identità fortemente europeista di Fi.

Pazientemente, con il passo lento dell'alpino più che con quello del bersagliere, Tajani ha lavorato per ricordare che il voto «utile» a Fi avrebbe aiutato a difendere in Ue gli interessi dell'Italia. Mentre i suoi amici Ursula von der Leyen e Manfred Weber festeggiavano già la vittoria del Ppe, il segretario azzurro aspettava i risultati elettorali nella sede del partito di piazza in Lucina. Lui che ha dichiarato guerra all'astensione, per riguadagnare consensi nella palude dei delusi di centro, non può gioire della bassa affluenza.

Il portavoce azzurro Raffaele Nevi non si sbilancia, parla di «clima buono e cauto ottimismo», ma la soddisfazione s'indovina nel suo tono: «Vogliamo almeno dire che sono stati clamorosamente smentiti quelli che dicevano che Fi senza Silvio Berlusconi non sarebbe nemmeno arrivata al 4 %?». La buona tenuta del centrodestra, il successo particolare di Fi, l'avanzamento del Ppe, giustificano una certa euforia. Dei 76 europarlamentari italiani gli azzurri potrebbero essere tra gli 8 e i 10, ma dipenderà da quanti partiti supereranno lo sbarramento del 4%.

La Fi di Tajani ha dato un'ottima prova, dimostrando com'è possibile dare nuova linfa ad un partito strettamente legato alla figura carismatica del fondatore Berlusconi. Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato, dice che Tajani ha ripreso in mano un partito «smarrito» e ha fatto un gran lavoro.

«Un risultato straordinario - dice il vicepremier - Forza Italia cresce rispetto a tutte le ultime elezioni. Una vittoria che dedichiamo al presidente Silvio Berlusconi, a tutti coloro che non hanno mai smesso di credere nella nostra bandiera. Da stasera, il centrodestra e il Ppe sono più forti».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica