Travolta sulle strisce da un ubriaco: "Trascinata per 300 metri"

La 24enne investita mentre attraversava: è in terapia intensiva. La polizia ha fermato la vettura: "Spuntavano le gambe da sotto l'auto"

Travolta sulle strisce da un ubriaco: "Trascinata per 300 metri"
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«Non credevo a quello che stavo vedendo, ma era lì, davanti a me! Un paio di gambe che spuntavano da sotto una Ford Fiesta che arrivava in strada verso di noi, verso la nostra pattuglia. Sì, due gambe che uscivano dalla parte della ruota anteriore sinistra. Una scena paradossale, abbiamo fermato subito la Ford Fiesta che continuava ad avanzare zigzagando, s'intuiva che alla guida c'era qualcuno che aveva esagerato con l'alcol. Dietro c'era gente che stava inseguendo il conducente a piedi, e intanto lo malediceva».

L'agente parla agitando le braccia e strabuzzando gli occhi mentre racconta con enfasi la scena ai colleghi, di rientro al commissariato Comasina. Non ci crede lui che ha vissuto questa vicenda in prima persona, ma la realtà è che faticherebbe a crederci chiunque. Come può, infatti, una persona alla guida di una vettura investire una ragazza a piedi, per di più mentre lei sta attraversando la strada sulle strisce pedonali, quindi non solo continuare la propria corsa come se nulla fosse successo, ma impegnarsi in una fuga in piena regola, percorrendo oltre 300 metri con la giovane donna incastrata sotto l'auto?

Eppure è quanto accaduto domenica intorno alle 22 all'angolo tra via Ricotti e via Mercantini, in direzione piazza Bausan, alla Bovisa, quartiere popolare alla periferia nord di Milano. Vittime Jessica Lamarra, truccatrice italiana di 24 anni, la giovane trascinata dalla macchina e un'amica, un'altra italiana ma 30enne, che insieme a Lamarra stava attraversando sulle strisce pedonali e che, pur finendo anche lei sbalzata dalla vettura sull'asfalto, non è rimasta incastrata come l'amica nell'auto.

Poco dopo l'investimento la Ford svolta in piazza Bausan e lì, all'incrocio con via Massani de Capitani, incontra la «Volantina» in pattuglia del commissariato di zona, il «Comasina». I poliziotti, che non credono ai loro occhi, si fermano e bloccano immediatamente il conducente. Con l'aiuto di alcuni passanti e residenti, gli agenti sollevano di peso la Ford Fiesta, liberando così la povera Jessica Lamarra. La ragazza perde tantissimo sangue, ha ferite profonde, sembra incosciente. In attesa dell'arrivo dell'ambulanza, i poliziotti recuperano una coperta e le tamponano come possono le ferite, intanto chiedono via radio l'intervento di un'altra pattuglia per mettere al sicuro l'investitore, minacciato dalla folla che intanto si è creata attorno alla vettura. L'uomo infatti rischia il linciaggio. Sottoposto all'alcol test risulterò positivo. E denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza, adesso rischia anche le accuse di omissione di soccorso e lesioni.

Jessica Lamarra viene trasportata all'ospedale Niguarda dove, sottoposta a intervento chirurgico d'urgenza, dopo l'operazione e viste le sue preoccupanti condizioni, le viene indotto il coma farmacologico.

Nel primo pomeriggio di ieri si è risvegliata, ma resta ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione. L'amica, medicata all'ospedale San Carlo, è stata medicata e subito rimandata a casa, ne avrà per sette giorni.

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