Travolto e ucciso in monopattino. Il pirata guidava senza patente

Vittima un 33enne. Il ragazzo al volante fugge: arrestato. Gli era stata revocata la licenza per omissione di soccorso

Travolto e ucciso in monopattino. Il pirata guidava senza patente

Milano. Incidente mortale in monopattino nella notte tra giovedì e venerdì a Milano, in via Beldiletto, angolo viale Famagosta. Alle 3 circa un 33enne ecuadoriano, Juan Carlo Quinga Guevara residente a Pero, a bordo del mezzo di micromobilità elettrico è stato investito da una Bmw guidata da un giovane italiano di 29 anni, Giuseppe D'Amico, con patente revocata e precedenti penali. L'uomo, che non ha dato la precedenza all'auto svoltando, è stato sbalzato dal mezzo per diversi metri. Quando il 118 è intervenuto le sue condizioni sono parse subito gravi, l'uomo è stato intubato e portato in codice rosso, incosciente, al Policlinico, dove ieri mattina è morto.

Il conducente dell'auto, invece, è fuggito dopo l'incidente. A bordo dell'auto, con il 29enne, una ragazza italiana sua coetanea che è stata lasciata nell'abitacolo dal conducente scappato a piedi. Risultata positiva al test per alcol e droga, agli agenti della Polizia locale che indagano sull'incidente ha inizialmente detto di essere alla guida. Di fronte alle evidenze, ha dovuto successivamente ammettere che al volante ci fosse il compagno arrestato nella mattinata di ieri nella sua casa alla Barona per omicidio stradale e omissione di soccorso.

Dalle prime risultanze sembrerebbe che l'uomo alla guida del monopattino, proveniente da via Famagosta, abbia svoltato a sinistra in via Beldiletto, senza dare la precedenza all'auto che proveniva dalla direzione opposta. Il semaforo aveva il lampeggiante giallo.

D'Amico, secondo quanto riferito, era stato protagonista di un episodio analogo, una omissione di soccorso nel 2022 a seguito della quale gli era stata revocata la patente. L'uomo era anche sottoposto al divieto di uscire di casa dalle 22 alle 7. La notte scorsa, dopo l'investimento, ha lasciato sul posto l'auto e si è allontanato. Poco dopo è stato rintracciato.

Si tratterebbe della prima vittima in monopattino di quest'anno. Secondo lo speciale Osservatorio Asaps (Associazione sostenitori e amici polizia stradale) sono 26 le vittime dal 2020: in particolare le vittime di incidenti con monopattini sono state 12 nel 2022, 12 nel 2021 e una nel 2020.

«Non possiamo più soprassedere tenuto conto che questi innovativi mezzi di trasporto vengono usati sempre più spesso. È arrivato il momento di regolamentarne l'uso e, per questo, chiedo al Ministro dei Trasporti Matteo Salvini di predisporre una norma che renda obbligatori targa, assicurazione e casco per gli utilizzatori» l'invito del vice presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato. Il ministro delle Infrastrutture a fine dicembre ha, infatti, annunciato una revisione del codice della strada che introduce per chi guida monopattini e bici casco obbligatorio e targa identificativa.

Così per cercare di mettere un freno alla strage di ciclisti e monopattini già nel 2021 il sindaco di Firenze Dario Nardella e il sindaco di Sesto San Giovanni, comune alle porte di Milano, Roberto di Stefano hanno emanato un'ordinanza sindacale che prevede l'obbligatorietà del casco per chi guida monopattini elettrici e la riduzione dei limiti di velocità su tutto il territorio comunale.

L'ordinanza è stata bocciata dal Tar della Toscana in quanto il sindaco non ha competenze in materia di circolazione stradale. Il sindaco, insomma, può intervenire solo per provvedimenti urgenti e locali, ma non disciplinare per intero le modalità di utilizzo di mezzi di trasporto come i monopattini.

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