La battaglia tra Lega e M5S è ormai quotidiana. E se i grillini non fanno che "sparare" le loro critiche contro Matteo Salvini ("serve più sicurezza", dicono), il Viminale e la Lega mettono nel mirino Elisabetta Tretnta.
Tra il ministro della Difesa e quello dell'Interno non scorre buon sangue. Lo dimostra la querelle di qualche settimana fa, quando sui giornali trapelò uno scontro tra Salvini e lo Stato maggiore dell'Esercito. Lite che in realtà era con la Trenta, accusata in quel caso dai leghisti di "mettere in giro veline" avvelenate. Erano i giorni della direttiva sulla Mare Jonio, la nave Ong che opera nel Mediterraneo e che è finita al centro del documento redatto dal Viminale per limitarle le "attività illegali". Senza contare che più volte, in passato, il ministro grillino si è espresso contro la linea dei porti chiusi portata avanti da Salvini.
Non è un caso dunque se oggi dal Viminale trapelano parole di fuoco nei confronti della Trenta. "Le Forze Armate italiane meritano molto di più", dicono alcune fonti. La polemica è esplosa per un tweet lanciato dall'account ufficiale della Marina Militare e poi rimosso in fretta. I fatti risalgono a questa mattina, quando le agenzie di stampa lanciano la notizia di una operazione dei nostri militari nel Golfo di Sirte. Alcune motovedette libiche questa notte avrebbero puntato nove pescherecci italiani, minacciando di multarli e sequestrarli per aver pescato in acque che Tripoli considera sue e che invece sono internazionali. Due pattugliatori della nostra flotta si sarebbero diretti sul luogo in difesa delle barche italiane, prendendole sotto la propria tutela. Pochi minuti dopo l'annuncio dell'operazione, il ministero della Difesa lancia il seguente tweet: "Pescherecci italiani nel mirino delle motovedette libiche salvati dalla Marina Militare. Il ministro Trenta: grazie al coraggio e alla professionalità si è evitato il peggio". Peccato che sia tutto falso, come confermato dalla stessa Difesa: "Quanto riportato da un’agenzia di stampa circa un salvataggio della Marina di alcuni pescherecci italiani nei pressi delle acque libiche è falso. Appresa la notizia abbiamo provveduto a rimuovere il tweet precedente".
Poche ore dopo, infatti, il tweet è stato misteriosamente rimosso e dal Viminale sottolineano la gaffe. "Anzichè chiedere alla 'sua' Marina Militare, il ministro Elisabetta Trenta si basa sulle agenzie di stampa e poi è costretta a rettificare. Non è informata e non approfondisce: preferisce polemizzare col ministro Matteo Salvini e a criticare servitori dello Stato come il generale Riccò. Il ministro della Difesa faccia il ministro della Difesa. Le Forze Armate italiane meritano molto di più". Colpita e affondata. Tanto che fonti della Difesa rispondono: "Grave che Salvini usi il Viminale per attacchi politici". E ancora: "Non ci era mai capitato prima di vedere un ministero, l'istituzione, usata a fini elettorali. In questo caso per attaccare il ministro Trenta.
Non c'è molto da commentare, basta avere uno spirito democratico per comprendere la gravità dell'episodio. Dispiace che il Viminale, il cui titolare è Matteo Salvini, piuttosto che occuparsi della sicurezza del Paese, pensi a un tweet. Dispiace per l'Italia".Quanto riportato da un’agenzia di stampa circa un salvataggio della Marina di alcuni pescherecci italiani nei pressi delle acque libiche è falso. Appresa la notizia abbiamo provveduto a rimuovere il tweet precedente.
— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) 4 maggio 2019
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