Ue, nomine Rai e diritti. Un vertice con tanti nodi

I tre leader si vedranno il 30 agosto, riflettori sulla candidatura di Fitto a commissario europeo

Ue, nomine Rai e diritti. Un vertice con tanti nodi
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L'appuntamento è per venerdì 30. Tra i temi che verranno discussi al prossimo vertice di maggioranza il più urgente è senza dubbio l'indicazione del commissario europeo. Il giorno dopo, infatti, scade il termine per la presentazione delle candidature. I partiti di maggioranza hanno già individuato nel ministro degli Affari europei e della coesione territoriale, Raffaele Fitto, il candidato ideale. Certo il clima non sarà lo stesso immaginato da alcuni giornali che hanno interpretato l'incontro Salvini-Meloni a Ceglie Messapica come una frattura con il partito di Antonio Tajani. Il cosiddetto vertice nella masseria brindisina è stato, a detta dello stesso Salvini, «un pomeriggio di pausa e di serenità, in famiglia». «Oltre alla politica c'è anche l'amicizia - ribadisce il vicepremier - la stima e la fiducia, lavoriamo veramente bene insieme, i giornali lo sanno e si inventano litigi, divisioni e polemiche che non ci sono, né sulle nomine né sulla Commissione europea». E su Fitto il leader del Carroccio aggiunge: «Ha i numeri per essere un ottimo commissario europeo».

Le divisioni, però, sono altrove. Un fronte lo ha aperto Forza Italia. I suoi più alti rappresentanti ricordano che già Silvio Berlusconi era convinto propugnatore dello ius scholae. La nuova apertura lascia freddi gli alleati proprio a causa dell'accoglienza che ha avuto tra i democratici, convinti - ora - che un nuovo fronte moderato almeno su questo tema sia possibile costituirlo. La Lega arriverà al vertice con le idee ben chiare in proposito. Lo stesso segretario e vicepremier Matteo Salvini ieri lo ha ribadito durante la sua lunga diretta social dal suo ufficio ministeriale. «La legge sulla cittadinanza non si tocca - spiega il segretario del Carroccio -. Quella in vigore va bene com'è, d'altronde proprio il nostro Paese, nell'ultimo anno, è quello che ha accettato più domande di cittadinanza nell'Unione europea». Un numero che con lo ius scholae si impennerebbe, visto che secondo i calcoli forniti dallo stesso ministero di viale Trastevere potrebbero essere oltre 300mila gli studenti che potrebbero beneficiare di questo cambio di norma.

Su un altro fronte, invece, è proprio la Lega a sparigliare le carte. Si tratta delle nomine Rai sulle quali ancora non c'è unanimità di vedute. La poltrona dell'ad Roberto Sergio, ora anche presidente pro tempore dopo l'uscita di Marinella Soldi, è quella su cui sono puntati gli occhi di FdI, che vorrebbe consegnare all'attuale dg Giampaolo Rossi, mentre il Carroccio punterebbe a confermare proprio Sergio. Questo braccio di ferro mette in stand by anche le altre nomine Rai a partire da quella della presidenza che dovrebbe essere assegnata a Simona Agnes su suggerimento di Forza Italia.

Altro tema «caldo» è il sovraffollamento delle carceri. Il governo sta studiando un nuovo intervento dopo il decreto convertito in legge prima della pausa estiva. Ma anche su questo tema l'unanimità di vedute tra gli alleati è ancora di là da venire. Da sbrogliare c'è poi la matassa della riforma della custodia cautelare, annunciata dal Guardasigilli ma «frenata» da FdI.

C'è poi la questione balneari. L'ipotesi è una soluzione «ponte» con una nuova mini proroga che potrebbe essere inserita in un decreto ad hoc «salva infrazioni».

Negli ultimi giorni, però, una proposta di Forza Italia per salvare le concessioni con l'idea di un partenariato pubblico-privato per il risanamento dei litorali da affidare ai titolari delle concessioni potrebbe entrare tra i temi del vertice.

Su tutti i dossier urgenti domina la manovra visto che entro il 20 settembre deve essere presentato il piano strutturale, cornice della finanza pubblica e che sarà alla base della legge di bilancio.

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