Unicef, assolto il cognato di Renzi. Il leader Iv: "Massacro lungo 8 anni"

Perfino il pm chiede l'assoluzione. L'ex premier: "Ma è lo stesso che ha indagato su Open e i miei"

Unicef, assolto il cognato di Renzi. Il leader Iv: "Massacro lungo 8 anni"
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I giudici assolvono il cognato di Matteo Renzi nel famoso processo Unicef. Otto anni fa l'inchiesta travolse, mediaticamente, l'allora premier nei mesi in cui combatteva la battaglia, poi finita male, del referendum sulla riforma costituzionale. Ieri è arrivata la parola fine con il verdetto del Tribunale di Firenze che ha assolto i tre fratelli Alessandro, Luca e Andrea Conticini, finiti a processo nell'ambito di un'inchiesta in cui era stata ipotizzata la sottrazione di 6,6 milioni di dollari destinati all'assistenza all'infanzia in Africa. Una sentenza che accende la polemica politica con le accuse di Renzi e Iv. Ad Alessandro e Luca Conticini erano stati contestati i reati di appropriazione indebita e autoriciclaggio, mentre Andrea, gemello di Luca e cognato dell'ex premier Matteo Renzi, avendone sposato la sorella, era accusato di riciclaggio. L'indagine ruotava attorno ad alcune donazioni che provenivano da Fondazione Pulitzer tramite Operation Usa, Unicef e altri enti umanitari internazionali. L'inchiesta partita nel 2016 è stata coordinata dal procuratore aggiunto Luca Turco, già altre volte sulla strada di Renzi, e da pubblico ministero Giuseppina Mione. E' stato lo stesso pm Turco a chiedere l'assoluzione per i reati di appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio perché il fatto non sussiste. Assoluzione, dunque, piena che ridà fiato a Renzi: «Dopo 8 anni di massacro mediatico, otto anni, mio cognato, Andrea Conticini è stato oggi assolto dalle accuse infamanti per cui talk, media, partiti politici mi hanno attaccato fin dalla campagna referendaria del 2016. La tesi di fondo è che Andrea avesse partecipato a una grande truffa ai danni dei bambini africani e di Unicef. Assurdo! Una follia ridicola se non fosse che per otto anni i grillini, Di Battista, la Meloni (quando era ancora giustizialista), Il Fatto Quotidiano e tanti altri hanno attaccato mediaticamente Andrea, Matilde, le loro bambine. E ovviamente tutti noi».

L'ex premier mette nel mirino il magistrato Turco: «Il pm, manco a dirlo, era lo stesso di Open, lo stesso dei miei genitori, lo stesso delle mie conferenze. Un giorno qualcuno troverà la forza per raccontare che cosa ci hanno fatto davvero in questi anni».

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