Con il governo Meloni cambia la visione e la strategia per la gestione dell'accoglienza degli stranieri che sbarcano nel nostro Paese: meno hub di primo approdo, più accoglienza diffusa e nuove strutture a bassa soglia, partendo dai minori. Il programma, da realizzare entro sei mesi, ce l'ha ben chiaro il commissario straordinario per l'emergenza migratoria Valerio Valenti che ritiene necessario implementare le strutture di ricezione e dimora con realtà nuove. Si tratta di strutture intermedie, a bassa soglia quindi, da impiantarne una o più su ogni territorio regionale con 50 posti e non oltre, che possano ospitare in prima istanza i minori stranieri non accompagnati (Msna) e seguirli con programmi più specifici e personalizzati. «Nell'ultimo anno il contesto dei minori è molto cambiato: sono più piccoli di età ed è aumentato anche il numero delle bambine che arrivano sole specifica il prefetto Valenti intervenuto alla conferenza dell'Anci sui minori immigrati -. Peraltro le storie che raccontano riportano che sono qui per mandare, al più presto, soldi alle loro famiglie nel paese d'origine». Ed è proprio questo l'ambito nel quale il progetto dell'asilo o della protezione internazionale deve essere più specifico come chiede la stessa Anci che rimarca la necessità di più organizzazione e professionalità per avviare i più piccoli a una facile integrazione. «É necessario mantenere l'accoglienza diffusa per assorbire l'impatto dovuto alla crescita di ingressi, ma serve una realtà a bassa soglia appunto, per non gravare troppo sui territori e quindi sui comuni». É la risposta di Valenti che si fa anche carico di specificare che: «Ovvio che sarà indispensabile l'impegno delle prefetture e delle province. Le prime strutture a bassa soglia saranno realizzate in Sicilia e in Calabria e funzioneranno da volano per smaltire gli arrivi gradualmente senza inondare i territori dall'oggi al domani».
Il governo non si avvarrà di spese aggiuntive considerando che rimane in piedi lo stanziamento di 5 milioni di euro già stabilito per l'anno corrente. Il progetto avrà come ulteriore novità quella di rivedere il permesso di soggiorno dei giovani nel passaggio da minorenni a maggiorenni: «Urgono verifiche sulle documentazioni, ma questo lo faremo in un secondo tempo».
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