Polemiche sul Comune di Predappio, in provincia di Forlì-Cesena, che ha negato un contributo di 370 euro per la partecipazione di due studenti al progetto "Promemoria Auschwitz - Treno della Memoria".
Il sindaco di centrodestra Roberto Canali ha replicato alle accuse sostenendo di essere favorevole all’iniziativa ma "questo treno va in un’unica direzione, cioè solo verso Auschwitz". Precisa di ritenere questi progetti "encomiabili", ma "quando saranno organizzati treni anche per il muro di Berlino o le Foibe o i gulag, allora la nostra amministrazione contribuirà all’iniziativa”. Per il primo cittadino la storia “va conosciuta tutta, a 360 gradi, e non solo quella di parte: bisogna sapere anche cosa ha fatto il comunismo per 50 anni”. Invece, ancora oggi ci sono associazioni “che strumentalizzano le tragedie per ragioni di parte".
A sollevare il caso sono stati l'associazione GenerAzioni in Comune e il gruppo consigliare di minoranze dell'omonima lista. "E' preoccupante - scrivono - che l'Amministrazione comunale di Predappio, città che più delle altre dovrebbe sentire forte il dovere di impegnarsi per tenere viva la memoria", in quanto terra di nascita di Benito Mussolini, dove ogni anno si ritrovano centinaia di nostalgici, "non abbia ritenuto importante dare questo segnale: ci auguriamo che possa ripensarci, altrimenti sarebbe un atto molto grave".
Al momento sembra che il comune non sia propenso a fare passi indietro. Per questo, l'associazione ha deciso di intervenire economicamente per coprire le quote necessarie per il viaggio dei due studenti, unendosi al contributo già versato dall'Anpi di Forlì-Cesena.
L’Anpi, attraverso il presidente provinciale dell'Anpi Miro Gori, non perde occasione di lanciare un attacco contro l’amministrazione di centro-destra. "A me sembra di sognare. Un incubo e non me l'aspettavo da un sindaco che comunque reputo moderato, non certo un facinoroso. Ma cosa significa che il Treno della Memoria 'è di parte? Lo sterminio di sei milioni di ebrei è una questione di parte? Allora dovremmo buttare i libri di storia", si chiede Gori.
Quest’ultimo afferma che il Comune ha sbagliato due volte. La prima perché“visitare Auschwitz è un atto normalissimo di convivenza civile e di conoscenza, è proprio il minimo sindacale”. Il secondo motivo è che sia proprio “Predappio a negare questa visita, un luogo simbolico che si ritrova invaso da negozi con oggetti del duce, nostalgici che fanno il saluto romano è assurdo".
Gori, poi, risponde in modo alquanto piccato alla proposta del sindaco Canali di far visitare agli studenti le foibe o altri luoghi
simbolo dei massacri compiuti dai comunisti sia durante la Seconda guerra mondiale che dopo. “Allora facciamo tappa anche presso gli sloveni e i greci massacrati dai fascisti, e dai libici gasati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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