Vienna non toglie le statue, le inclina. Sindaco contestato in piedi (ma storto)

La scelta dopo le pressioni contro l'opera dedicata al borgomastro di inizio '900. "Era un antisemita e Adolf Hitler un suo fan"

Vienna non toglie le statue, le inclina. Sindaco contestato in piedi (ma storto)
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Berlino. Un antisemita le cui idee hanno ispirato Adolf Hitler, ma anche un amministratore illuminato che nel corso del suo mandato di sindaco ha accompagnato Vienna verso il suo massimo splendore, portando il gas e l'acqua corrente, ossia la modernità, e ponendo le basi per il suo efficientissimo servizio di trasporti pubblici.

Karl Lueger, primo cittadino della capitale austriaca tra la fine dell'800 e il 1910, è una figura controversa, la cui eredità storica è stata già in passato al centro di polemiche. I suoi ammiratori, all'epoca, lo chiamavano il «re di Vienna», ma uno in particolare in un suo libro lo definì «il più formidabile sindaco tedesco di tutti i tempi». Il libro in questione era il Mein Kampf e il fan di Lueger era ovviamente Adolf Hitler.

Il suo nome era già stato al centro di un acceso dibattito politico nel 2012, quando la città aveva deciso di rinominare il Dr-Karl-Lueger-Ring, la centralissima strada a lui dedicata, in Universitätsring, ma la stessa sorte non toccò né all'omonimo ponte né alla piazza né alla statua, tutti dedicati all'ex primo cittadino,

Proprio quest'ultima è stata più volte oggetto di atti vandalici, sull'onda del dibattito politico e storico suscitato dal diffondersi della cosiddetta «cancel culture», la cultura della cancellazione dei monumenti (ma anche di libri, film, opere di teatro) legati a un passato coloniale o razzista.

L'acceso dibattito ha portato la giunta comunale ad aprire una discussione formale sul futuro della statua: è stato così deciso di indire un concorso al quale hanno partecipato 13 artisti. La giuria, presieduta da Eva-Maria Stadler dell'Università di Arti Applicate di Vienna, ha scelto il progetto di Klemens Wihlidal, che prevede di inclinare la statua di 3,5 gradi, ovviamente verso destra.

L'assessore comunale alla Cultura, la socialdemocratica Veronica Kaup-Hasler, ha spiegato: «Non voglio che la gente smetta di pensare a Lueger e al suo operato, al populismo e all'antisemitismo politico», insistendo con la necessità di permettere alle generazioni future di fare i conti con la storia. Kaup-Hasler ha invece bocciato l'ipotesi di rimuovere il monumento sottolineando come non abbia senso parlare di spazi vuoti.

Forti critiche sono arrivate da Benjamin Kaufmann, della Lega internazionale contro il razzismo e l'antisemitismo in Austria (Licra), secondo il quale «il progetto vincitore non si pone contro l'antisemitismo di Lueger» e non interrompe l'aspetto monumentale e celebrativo dell'opera. Kaufmann ha auspicato un nuovo confronto prima dell'intervento per fa somigliare la statua dell'ex borgomastro alla Torre di Pisa. Bocciatura anche da parte degli Studenti ebrei austriaci (JöH), che in un comunicato definiscono la contestualizzazione permanente, «uno schiaffo a coloro che sono stati colpiti dall'antisemitismo».

In realtà, quella della leggera inclinazione non è un'idea del tutto nuova, visto che lo stesso Wihdal l'aveva proposta nel 2010 nell'ambito di un concorso di idee, e anche all'epoca il suo progetto era stato ritenuto il più valido, perché capace di rompere «l'equilibrio» dell'opera facendo perdere la sua «monumentalità» e modificandone così percezione e prospettiva.

All'epoca il progetto, dopo un acceso dibattito politico, non fu realizzato, ma ora sembra davvero arrivata l'ora, se non di cancellare l'ex primo cittadino, quanto meno di «contestualizzarlo». Di circa 3,5 gradi a destra.

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