Dopo il vertice a Palazzo Chigi il governo ha trovato l’intesa sulla manovra economica, che ora è pronta per andare in Parlamento. E della legge di bilancio ne ha parlato l’ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, sottolinenando che “non è una finanziaria di svolta e non poteva esserlo”.
In un’intervista alla Stampa, l’economista afferma che il governo ha evitato l’aumento dell’Iva e, una volta prevista questa misura, “ha finito i soldi e ha potuto fare interventi a margine non del tutto trascurabili”. Visco evidenzia che non è possibile fare miracoli e che occorre smetterla con la demagogia. A proposito di propaganda, il dibattito relativo alle microtasse su plastica e zucchero ha tenuto banco in queste settimane. L’ex ministro precisa che queste imposte sono state messe in molti Paesi e se funzionano è una buona cosa. Secondo Visco, si tratta di piccoli provvedimenti che non servono a far soldi, “ma sono luoghi comuni le affermazioni che non si possono alzare. Fa parte della politica di un governo”.
Per quanto riguarda, gli scaglioni Irpef e la rimodulazione dell’Iva, l’economista spiega che all’interno dell’esecutivo ci sono posizioni differenti. Da una parte c’è chi vuole un’Irpef più progressiva, alleggerire i ceti medi e aumentare il peso sui redditi alti e dall’altra, invece, c’è chi vuole appiattire le aliquote, colpendo i ceti medi. Visco evidenzia che anche sull’Iva non esiste una posizione definita.
E dice che "quest' anno non sono riusciti a fare nulla: una riforma dunque è un parolone, sarebbe una delle cose di cui la maggioranza dovrebbe discutere - conclude -. E se non fanno le cose davvero necessarie contro l'evasione, i soldi per fare queste riforme non le avranno mai”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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