Il voto on line solita farsa Sì al programma dal 94%

Testo dell'accordo di governo in Rete all'ultimo minuto, Rousseau in tilt. Di Maio: «Un sogno»

Il voto on line solita farsa Sì al programma dal 94%

«Una votazione a livello nazionale è in corso, le stelline di Rousseau saranno di nuovo funzionanti quando sarà conclusa». Comincia così la giornata di Luigi Di Maio e del Movimento Cinque Stelle: con un passo in avanti.

Ancora una tentata fuga in salita del capo politico che vuole scalare Palazzo Chigi. Una mossa in anticipo, last minute, nei confronti della Lega, il cui «popolo» voterà nella gazebata di oggi e domani. A quanto pare, Di Maio mollerà la pretesa della premiership soltanto alla fine. Una circostanza confermata, a mezza bocca, dagli uomini che ruotano intorno al leader M5s. L'adagio, da quelle parti, suona così: «Fino a quando la trattativa non sarà chiusa, la porta per Di Maio rimane aperta». E c'è anche chi ipotizza uno scenario clamoroso. Secondo Italia Oggi e Affaritaliani Lega e 5 Stelle, in caso di mancato approdo al governo, potrebbero anche presentarsi insieme alle prossime elezioni e «stravincerle». Convinti così, di ottenere una schiacciante maggioranza in Parlamento.

Il contratto, comunque, ha passato il vaglio della base. Come, del resto, era ampiamente prevedibile. Il risultato, come ormai da tradizione stellata, è bulgaro. Un plebiscito con i sì al contratto che sono più del 94%. L'annuncio festante è arrivato in serata con un post di Di Maio sul Blog delle Stelle. Per il capo politico è un «sogno che ora si può realizzare. Con questo governo l'Italia cambia davvero». Poi l'elenco con i numeri del plebiscito: 44.796 votanti, di cui 42,274 sì e 2522 no. Il M5s approva. Con la certificazione di un «Notaio» non meglio identificato e l'assenza del sigillo di una società terza specializzata, come invece era stato fatto soltanto per le Quirinarie del 2013 e per la votazione sul Non-Statuto del 2016. Per i tanti ex grillini che hanno contestato anche in tribunale il voto su Rousseau, senza l'ente terzo certificatore, il voto non è sicuro.

Nella giornata ci sono state polemiche anche per il brevissimo preavviso della consultazione e la piattaforma Rousseau ancora una volta è andata in tilt poco dopo l'inizio della consultazione. Molti utenti, sin dalla mattinata, hanno avuto difficoltà ad accedere al sito per esprimere la preferenza. C'è chi ha «votato» commentando sul Blog delle Stelle. Michele Papagni scrive: «Non riesco a votare anche se sono iscritto da un bel po', pazienza ad ogni modo con questo commento voglio testimoniare il mio voto». E Silvio: «Non riesco ad entrare ci sto provando da un'ora. Comunque per me è un si». Di Maio nel tardo pomeriggio, con un'altra diretta Facebook, ha rassicurato gli utenti: «C'è stato qualche rallentamento, ma ora va più veloce, continuate a votare».

Mentre l'avvocato Lorenzo Borrè, in prima linea nelle cause contro il M5s, avverte: «Il Movimento è incorso di nuovo in un errore procedurale: mancato rispetto del preavviso di 24 ore previsto dall'articolo 4 dello Statuto, che l'anno scorso costò la sospensione della delibera di annullamento della candidatura di Marika Cassimatis alle comunali di Genova». Al Giornale lo stesso Borrè spiega: «La delibera potrebbe essere impugnata».

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