Walter torturato e ucciso nel suo box. Analisi dei video a caccia dei due killer

L'aggressione un regolamento di conti nel mondo della droga

Walter torturato e ucciso nel suo box. Analisi dei video a caccia dei due killer

Picchiato senza pietà, fino ad ucciderlo. È caccia ai killer di Walter Pappalettera, il 41enne massacrato domenica pomeriggio nel suo box in via Garzarolli, nel quartiere di Sant'Anna a Gorizia.

La vittima, che aveva problemi di tossicodipendenza, era imparentato con un noto imprenditore edile, che è scomparso una decina di anni fa ed era molto apprezzato e amato in città. È proprio nel mondo della droga che si starebbero cercando gli assassini, inizialmente si è pensato a una banda che si è vendicata per uno sgarro subito o una dose non pagata. Dai primi riscontri Pappalettera sarebbe stato vittima di un pestaggio poco dopo le 17 all'interno del suo garage. Dopo essere stato aggredito a calci e pugni sarebbe stato colpito anche con un corpo contundente, come svelerebbero le aveva ecchimosi sul volto e una profonda ferita lacerocontusa che aveva sulla fronte.

Due pattuglie della polizia domenica sono giunte per prime in via Garzarolli dopo che una passante che aveva notato quell'uomo agonizzante terra, riverso con il volto sul pavimento e aveva lanciato immediatamente l'allarme. Subito sono arrivati anche i sanitari, a bordo di un'ambulanza, ma nonostante l'uomo fosse ancora in vita, le sue condizioni sono apparse subito gravissime. I medici hanno cercato di rianimarlo per diverso tempo, ma senza nessun risultato e alla fine non hanno potuto far altro che arrendersi.

Sul corpo di Pappalettera sarà effettuato nei prossimi giorni l'esame autoptico, già disposto dal pm Laura Collini, che servirà a chiarire l'esatta causa del decesso. Sembrerebbe che la vittima sia stata anche torturata prima di ridurla in fin di vita.

La polizia scientifica e gli agenti della questura, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno effettuato i rilievi nel box per cercare riscontri, impronte digitali e tutti quei dettagli che potrebbero essere utili alla indagini. Hanno anche sequestrato le immagini di alcune telecamere presenti in zona e verranno condotti accertamenti sul traffico telefonico in entrata e in uscita del 41enne, per capire se domenica pomeriggio avesse appuntamento con qualcuno o se invece non sia stato sorpreso da quelli che poi sono divenuti i suoi assassini.

In Procura è stato aperto un fascicolo per omicidio. Inizialmente si era parlato di cinque-sei persone quali autori del pestaggio, poi invece le ricerche si starebbero concentrando su due, che hanno fatto perdere le tracce dopo la violenta aggressione. Il 41enne viveva in quell'appartamento con i suoi gentori. Avrebbe avuto dipendenza dalla droga, ma non ha precedenti e secondo la polizia in passato non risulta abbia avuto rapporti con la criminalità. Nel quartiere sono tutti sconvolti e nessuno si sa dare una spiegazione dell'accaduto.

Per la delicatezza del caso e per non compromettere le indagini la squadra mobile fa sapere che l'attività investigativa al momento non consente la divulgazione di ulteriori informazioni, neanche sul possibile movente. Si indaga a 360 gradi e, anche se la pista prioritaria sembra quella collegata all'uso di droga che faceva la vittima, anche tutte le altre vengono battute dalla squadra mobile.

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