Il presidente cinese Xi Jinping ha invitato la comunità internazionale a «rifiutare l'uso e la minaccia delle armi nucleari» per prevenire una «crisi nel continente eurasiatico». Durante l'incontro di ieri a Pechino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, Xi ha dato la sua lettura della possibile escalation del conflitto in Ucraina, inviando un messaggio trasversale a Vladimir Putin. Per la Cina, insomma, le minacce nucleari sono una linea rossa da non superare, e in questo Pechino rema dalla stessa parte di Bruxelles.
Qualcosa sembra cambiato nella visione del leader cinese, che solo qualche settimane fa parlava di un'amicizia «senza limiti» con Putin. La Cina, avrebbe poi detto Xi nel resoconto della Cctv, sostiene Germania e Ue «per un ruolo importante nella promozione dei colloqui di pace e della costruzione di un quadro di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile». Allo stato, «la comunità internazionale dovrebbe sostenere compatta tutti gli sforzi per risolvere pacificamente la crisi, invitare tutte le parti interessate a esercitare razionalità e moderazione, condurre contatti diretti il prima possibile e creare le condizioni per la ripresa dei negoziati», opponendosi «all'uso e alla minaccia di armi nucleari». Il presidente cinese, infine, ha auspicato la collaborazione «per salvare i civili nelle aree di crisi con l'arrivo dell'inverno e migliorare le condizioni umanitarie».
Xi e Scholz hanno anche parlato della necessità congiunta di garantire la stabilità delle catene di approvvigionamento alimentare ed energetico, entrambe interrotte dall'invasione dell'Ucraina da parte del presidente russo Vladimir Putin.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto al presidente Xi di usare «la sua influenza sulla Russia» per porre fine alla «guerra di aggressione» ai danni dell'Ucraina. «Ho detto al presidente cinese che è importante che la Cina usi la sua influenza sulla Russia», ha affermato Scholz.
«Questo riguarda la necessità di rispettare i principi della Carta dell'Onu che tutti abbiamo sottoscritto. Si tratta di principi come quello della sovranità e dell'integrità territoriale, importanti anche per la Cina», ha osservanto il cancelliere in un incontro con i media a Pechino.
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