Zaki ringrazia l'Italia: "Non vedo l'ora di tornare". Ma trema per il processo

Lo studente egiziano: "Dita incrociate, non so cosa accadrà. Vorrei incontrare Liliana Segre"

Zaki ringrazia l'Italia: "Non vedo l'ora di tornare". Ma trema per il processo

A pochi giorni dalla scarcerazione dopo 22 mesi di detenzione in Egitto ieri sera Patrick Zaki è stato ospite a Che Tempo Che Fa. Ad annunciarlo è proprio il conduttore attraverso i suoi canali social e quelli della trasmissione, andata in onda su Rai3: «Siamo davvero emozionati di poter annunciare che Patrick Zaki questa sera sarà a Che Tempo Che Fa», ha scritto Fabio Fazio. Appena iniziato il collegamento Fazio ha esordito: «Per me è un sogno poter avere qui Patrick». Il pubblico si è alzato in piedi. Zaki era con i capelli raccolti, occhiali da vista e un maglione verde. «Grazie a tutti voi se sono a casa» sono state le sue prime parole. Patrick era molto emozionato. «Ora sto proprio bene, devo ringraziare tutti mi sembra di essere in un sogno».

Ha raccontato subito gli attimi prima di essere stato liberato, poi quando ha capito di essere stato scarcerato: «solo quando sono stato in grado di guardare la strada e mi hanno tolto le manette». Alla domanda se tornerà in Italia ha risposto: «Devo chiedere ai legali, ma non ho nessun divieto di viaggiare, sarebbe un sogno già essere domani a Bologna». Il momento più duro e più terribile è stato «al controllo passaporti, quando mi hanno detto stai qui due minuti» e ha poi aggiunto «spero non capiti a nessuno». Ciò che lo ha aiutato in questi mesi in prigione? «Credere alla mia innocenza, la mia famiglia, i miei amici e i tutti i bolognesi. Mi sono mancati molto, anche i miei colleghi, i miei libri, Bologna». Appena arrivato a casa ha fatto «una doccia con una bella acqua calda. Sono davvero grato a tutti» ha ripetuto.

Poi durante la trasmissione è stato mandato in onda un filmato che ha mostrato tutto quello che l'Italia ha fatto per il suo rilascio. Ci sono stati grandi applausi in studio. Liliana Segre in Parlamento ha detto di sentirsi «la nonna di Zaki». «Per me è davvero un grandissimo onore essere citato da Liliana Segre, e avrò piacere di incontrarla, per me è stata di ispirazione, sarà un vero onore poterle raccontare quello che mi è successo». Poi ha ringraziato la professoressa Rita Monticelli che «è più di una mentore, è un membro della mia famiglia», ha precisato Patrick. Zaki ha espresso poi il desiderio di continuare i suoi «studi a Bologna». Ma Fazio con ironia ha riferito che ieri il Bologna ha perso con il Torino 2-1. «Cose che succedono» ha replicato Zaki. «C'è di peggio in effetti», ha risposto Fazio. Una delle prime cose che Patrick vuole fare è «andare allo stadio. Il mio futuro è studiare a Bologna - ha poi continuato - , forse vivrò a Bologna, mi sento un bolognese per il calore che mi ha trasmesso e per come mi ha sostenuto in questi momenti così difficili».

Tra un po' Zaki potrà festeggiare il Natale copto. «Sarà un Natale meraviglioso dopo due anni in carcere voglio stare con la mia famiglia, con mia madre, mia sorella Marise, devo premiarli regalando loro il mio tempo».

Alla domanda che cosa succederà il 1° febbraio quando ci sarà la nuova udienza, Patrick ha risposto: «Tengo le dita incrociate voglio tornare al più presto a Bologna e rivedere tutti». Ti abbracceremo presto al tuo ritorno in Italia. Grazie Patrick.

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