Zelensky "presente". Il messaggio prima dei finalisti ma molto tardi

Il leader ucraino manda una lettera agli italiani. Fuortes: "Si è parlato di censure del tutto inesistenti". L'ambasciata: "Non vogliamo spaccature". C'è anche l'omaggio musicale

Zelensky "presente".  Il messaggio prima dei finalisti ma molto tardi

Sanremo. Zelensky sì, Zelensky no, il dibattito è finito ieri notte giusto poco prima dell'annuncio del vincitore quando Amadeus ha letto il messaggio di Zelensky proprio mentre le giurie stavano eleggendo il vincitore del Festival di Sanremo. Notte fonda. Intorno alle 2. La fine di una tiritera che è andata avanti da quando Bruno Vespa ha annunciato che il premier ucraino avrebbe avuto piacere di intervenire al Festival di Sanremo. Le polemiche sono riesplose dopo che la premier Meloni ha rivelato che avrebbe preferito la presenza del capo di Stato ucraino «sul palco dell'Ariston». Insomma non c'era alcun veto politico, nonostante la contrarietà di molti. «Ribadisco - ha detto il direttore Intrattenimento Prime Time Stefano Coletta - che è stato il Presidente stesso a chiedere di inviare un testo scritto e non un video messaggio».

È andata così: «A un certo punto, mi sembra nel pomeriggio del 2 febbraio, l'ambasciatore mi ha detto che la scelta si stava orientando sull'invio di un testo». Nel primo pomeriggio di ieri l'ambasciatore ucraino, Yaroslav Melnyk, aveva spiegato che «non vorremmo che la società italiana si spaccasse» sul sostegno all'Ucraina. E questo è uno dei punti nevralgici del messaggio. Oltretutto anche l'ad della Rai, Carlo Fuortes, ha confermato che «le accuse di censura, condizionamenti e condizionamenti sul testo sono totalmente infondate». Intanto bisogna fare un paragone tra i messaggi che Zelensky ha inviato negli ultimi mesi, al Festival di Cannes, alla Mostra del Cinema di Venezia e ai Golden Globes. L'«effetto Sanremo» ha decuplicato le attese rispetto a tutti gli altri e, di conseguenza, pure le polemiche. Potenza del Festival, nel bene e nel male.

In ogni caso, per capire l'attenzione che il governo ucraino ha riservato a questo messaggio di propaganda, c'è un risvolto fondamentale: sarà ascoltato anche in Russia. La finale di Sanremo 2023, con il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sarà visibile anche in Russia, come d'altronde l'intero festival. Pur non avendo Rai Italia distribuzione in Russia, il festival è visibile su RaiPlay, che offre la diretta streaming aperta e gratuita in tutto il mondo (la copertura del segnale è garantita dal satellite Hot Bird, nel cui bouquet c'è anche la diretta di Raiuno). In sostanza Zelensky parla attraverso Amadeus per farsi sentire da Putin. E nel pomeriggio circolavano voci su quanto sarebbe stato importante e divisivo il messaggio pensato dal governo ucraino.

L'intervento è stato letto al termine della gara dei Big, prima dello spareggio a cinque tra gli artisti. Dopo le loro esibizioni, giusto per dare il tempo di calcolare il televoto, è arrivato il gruppo musicale ucraino Antytila, che è formato da militari. Il tutto mentre il Festival stava terminando in una Sanremo ancora più blindata dopo il ritrovamento venerdì pomeriggio di uno zainetto con proiettili e materiale pirico a mezzo chilometro dall'Ariston. Ma non solo. Vicino al lungomare è andato in scena il Festival del Disarmo, organizzato dal collettivo Pecora Nera con Povia e bandiere russe al vento per dire «No all'imperialismo della Nato. No a Zelensky a Sanremo» e «Stop alle sanzioni alla Russia. Stop all'invio di armi e soldi all'Ucraina».

A qualche centinaio di metri, esponenti di Prc nel pomeriggio avevano srotolato una grande bandiera della pace: «La lettera di Zelensky pensiamo che sia una scelta di propaganda di guerra», ha avvertito il segretario Maurizio Acerbo. Se lo dice lui.

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