Zero volontari ai gazebo dem? Si reclutano a pagamento

Nel Pd si aggira lo spettro di un nuovo flop alle primarie. Una settimana fa è toccato a Torino, mentre oggi si vota a Bologna e a Roma.

Zero volontari ai gazebo dem? Si reclutano a pagamento

Nel Pd si aggira lo spettro di un nuovo flop alle primarie. Una settimana fa è toccato a Torino, mentre oggi si vota a Bologna e a Roma.

Da cosa nasce una previsione così pessimista? Dal fatto che stavolta mancano i volontari per allestire i gazebo. Una conferma arriva direttamente dalla base Pd. Nelle chat dei giovani democratici è iniziato a diventare virale un messaggio con il quale si cerca di reclutarli a pagamento. «Compagni e compagne. Servirebbe urgente aiuto al Pd Lazio in via degli Scialoja 3 per preparare il materiale delle primarie. Bisogna andare appena possibile (dalle ore 18), e proseguire finché serve. Paga: 50,00 a testa. Girate serenamente il messaggio», si legge in una chat di partito che Il Giornale ha potuto visionare.

«In ogni municipio ci sono più seggi e i segretari dei municipi hanno problemi a reperire i volontari e, quindi, ora cominciano a chiedere che vengano pagati. Poi, in realtà, dovrebbe esserci anche un rappresentante di lista per ogni candidato, ma questo è impossibile perché, in alcuni municipi, molti candidati non conoscono le persone che li voteranno», ci spiega un militante che ci chiede di mantenere l'anonimato. E aggiunge: «Ogni circolo Pd ha dei militanti, ma non in numero sufficiente per restare domenica tutto il giorno in 4-5 gazebo per ogni municipio. E, soprattutto, disposti a farlo gratis».

Serve qualcuno che aiuti a montare materialmente i gazebo e a preparare i kit con le schede per il voto e, perciò, è stato chiesto ai giovani democratici non solo di lavorare per 50 euro, ma di diffondere questo messaggio anche ai loro amici. Il problema di fondo è che stavolta la gestione delle primarie non è centralizzata, ma demandata ai vari municipi e «tantissimi delegati hanno problemi a trovare i volontari che devono essere tre per ogni seggio, ossia un presidente e due scrutatori», precisa un altro militante.

«Adesso a sinistra, forse complice la pandemia, la passione è finita e pagano 50 euro in nero senza diritti per andare a lavorare due giorni alla sede del Pd Lazio per preparare il materiale per le primarie», fanno notare i piddini romani.

«Ma se non ci sono i volontari, ci saranno gli elettori?», si domanda sconsolato un vecchio militante. I dem oggi rischiano davvero l'ennesima figuraccia...

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