Zingaretti "minaccia" Salvini: "Il Pd non gli darà tregua"

Il segretario dem critica duramente anche Conte: "Non ha capito che si sta dando la zappa sui piedi. Le responsabilità del governo sono palesemente comuni"

Zingaretti "minaccia" Salvini: "Il Pd non gli darà tregua"

Nicola Zingaretti avvisa Matteo Salvini sul caso Lega-Russia: "Sia chiaro, noi non daremo tregua a Salvini finché lui o Conte non verranno in Parlamento a riferire nella sede propria la loro versione". Lo ha affermato in un'intervista rilasciata a La Repubblica, proseguendo: "La procura, e non la politica, dovrà accertare la verità sulla presunta tangente di 65 milioni alla Lega trattata da uno stretto collaboratore del ministro degli Interni. Il quale, però, in maniera goffa ha preso le distanze da questo signore quasi non lo conoscesse, smentito da centinaia di foto ed eventi. Davvero credono che si possa discutere in Parlamento un decreto sicurezza promosso da un ministro che dice bugie?".

A suo dire "la strategia di Salvini è sempre la fuga", poiché il ministro dell'Interno non ha neanche detto "che, soldi o no, Savoini in quel nastro dice cose gravissime", mettendo in mostra la sua abilità nel "drogare il dibattito pubblico con dibattiti surreali".

Per quanto riguarda invece la tenuta del governo: "Non so se cadrà per il Russia-gate. Ma so che Di Maio e Salvini devono andare a casa perché hanno fallito e tradito gli italiani. Il governo è sorretto da una maggioranza numerica unita solo dalla paura di lasciare il potere. Per il resto nulla". E sul fatto che anche il presidente della Camera Roberto Fico sia andato a Mosca per auspicare la fine delle sanzioni: "Sul rapporto con la Russia c'è il punto su cui occorre dal governo la massima chiarezza. Savoini ha detto in un incontro registrato, che l'obiettivo dell'alleanza delle destre europee capeggiata dalla Lega è quella di boicottare l'Europa e di superare le storiche alleanze internazionali costruite dalle democrazie liberali nel dopoguerra. È questa la linea del governo? L'obiettivo oltre che l'Europa è un superamento della Nato?".

La critica a Conte e all'opposizione

Il segretario del Pd ha duramente criticato anche il premier Giuseppe Conte: "Se il primo ministro si illude di lavarsi le mani indicando nel suo ministro il responsabile del falso non ha capito che si sta dando la zappa sui piedi. Le responsabilità del governo sono palesemente comuni".

Il governatore del Lazio ha infine mosso un rimprovero all'opposizione da tastiera: "Noi non sconfiggeremo mai la destra solo criticandola. Questo soddisfa ed eccita quelli già convinti". Perciò la soluzione migliore sarebbe quella di "ricostruire la fiducia e una empatia sulla possibilità che esista una alternativa. E anche qui, con tutto il rispetto, ci vuole qualcosa di più che un tweet azzeccato. Il tweet che attacca e colpisce Salvini attacca e colpisce anche chi si sente rappresentato da lui. Possibile che nessuno lo capisce?".

Zingaretti ha dettato ai suoi colleghi di partito la linea da seguire: "Io dico a tutti: non aspettate che il Pd cambi. Cambiatelo. Venite. Sporchiamoci le mani. Io il Pd lo voglio rimettere nelle mani della gente. Stiamo tornando nei luoghi dove vive l'Italia quella che primeggia e quella che soffre".

E ha smentito problemi di convivenza con Matteo Renzi: "Ho apprezzato molto il suo convegno sulle fake news che avvelenano i pozzi del dibattito pubblico. Non ho motivi per criticarlo. Critico chi guarda con insofferenza la mia voglia di costruire unità. L'unità non è un feticcio, ma uno strumento indispensabile per essere più forti".

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