La prescrizione continua ad agitare il governo. Mentre Italia Viva minaccia di sfiduciare il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti attacca: "Come volevasi dimostrare: dicevano di voler allargare il campo ai moderati per sconfiggere Salvini. Sono diventati estremisti che frammentano il nostro campo e fanno un favore a Salvini".
E ancora: "Della sconfitta della destra, del lavoro, della crescita non si parla più. Solo polemiche create ad arte per nascondere la loro crisi. Salvini, Meloni e Berlusconi brindano. Complimenti". Ettore Rosato, vice presidente della Camera e coordinatore nazionale del partito fondato da Matteo Renzi, invece, dai microfoni di Circo Massimo, la trasmissione condotta da Massimo Giannini e Jean Paul Belotto su Radio Capital, spiega che la riforma sulla prescrizione "è sbagliata" perché "lede i diritti dei cittadini".
L'ex premier, intervistato da Agorà, dal canto suo, risponde indirettamente a Giorgia Meloni: "Noi saremo conseguenti con il nostro impegno di non votare questa norma. Ed a chi dice Renzi farà l'accordo per due poltrone, dico le poltrone tenetevele, noi ci teniamo i principi e gli ideali". Insomma, Renzi è disposto ad andare fino in fondo:"Non si molla sulla prescrizione; non si fanno accordi di maggioranza sulla giustizia al ribasso e soprattutto senza una delle tre forze di maggioranza", avrebbe assicurato in una riunione del suo partito. Secondo Repubblica, i renziani confidano che non si arrivi allo scontro totale. "Se ci saranno forzature, le conseguenze saranno quelle annunciate; ma non è ciò a cui vogliamo arrivare", dicono. Finita la riunione, Teresa Bellanova, capo delegazione di Italia Viva al governo, dichiara: "Ci aspettiamo che il presidente Conte, con l'arte della mediazione propria del presidente del Consiglio, compia ogni sforzo. La mediazione spetta al presidente del Consiglio".
L'ex ministro Maria Elena Boschi, infine, conferma: "Lasciamo sempre aperta la possibilità che si possa trovare un punto d'incontro ma - aggiunge - mi pare obiettivamente difficile. Certo non può essere il lodo Conte bis, per noi non è votabile".
Il premier Conte, invece, stando a quanto rivela La Stampa, pare non poterne più dei capricci dei renziani e il messaggio che filtra tra gli altri alleati della maggioranza giallorossa è molto chiaro: "Sfiduciare Bonafede significa sfiduciare il governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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