da Milano
Mandato del consiglio di amministrazione della Popolare di Intra al presidente Cesare Ponti per mantenere l'autonomia dell'istituto sul quale, dopo lallarme sul bilancio lanciato a fine agosto e il caso Finpart, ci sarebbero almeno due banche interessate: la Banca Popolare di Vicenza e il Credito Valtellinese. La vicentina, che ha una forte presenza nel Nord-est, punta ad allargare la propria presenza a occidente. Ma a Vicenza non ci sono intenzioni ostili: l'operazione si farà, secondo quanto risulta a Il sole-24 ore Radiocor, solo con l'accordo del vertice della popolare Intra. «Sia come presidente, sia come consiglio - ha detto Ponti allagenzia Radiocor - c'è la volontà di rimanere autonomi. Ho il mandato perché la banca continui a operare in autonomia. Non abbiamo nessun contatto con alcuna banca».
Dopo l'annuncio a sorpresa dell'aumento dei crediti in sofferenza per 110 milioni, la Intra ha deliberato di vendere entro fine anno un pacchetto di sofferenze per 120 milioni e asset non strategici. Mentre si rincorrono voci di interesse di altre banche.
No comment sull'esistenza di un eventuale dossier Intra da parte del Valtellinese, che negli scorsi giorni ha presentato una semestrale brillante. Nella relazione si legge che la politica delle alleanze «mantiene un ruolo fondamentale nelle logiche di gruppo» con interesse a «proficue forme di collaborazione interaziendale».
A fine 2004 il gruppo Intra, contava su 80 sportelli in Piemonte e Lombardia.
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