I 409 sindaci calabresi sono impegnati nella lettura. Sono loro a dover scegliere il vincitore del «Premio Tropea», tra i tre finalisti indicati dalla giuria di «esperti» presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti e cioè: Mario Desiati con «Il paese delle spose infelici» (Mondadori), Carmine Abate con «Gli anni veloci» (Mondadori) e Paolo Di Stefano con «Nel cuore che ti cerca» ( Rizzoli).
La terza edizione del Premio, nato nel 2007 per iniziativa dell'associazione culturale «Accademia degli Affaticati», è stata presentata nella sede della Camera di Commercio di Vibo Valentia.
Il riconoscimento è dedicato alla narrativa italiana e negli anni passati è stato vinto prima da «Gomorra» di Roberto Saviano e poi da «Ragionevoli dubbi» di Gianrico Carofiglio. Ha un carattere «popolare» che lo distingue da tutti gli altri premi del genere. Si chiama, infatti, «Città di Tropea - Una regione per leggere» e ha dei precisi obiettivi socio-culturali: diffondere la lettura in Calabria e migliorare l'immagine della regione nel mondo, anche per favorire il turismo in questa bellissima terra. Ecco perchè sono i primi cittadini di ogni comune a diventare promotori di una campagna capillare per la diffusione del libro e del piacere di leggere, favorendo così la scoperta di una cittadina-simbolo della bellezza, dell'arte e della storia mediterranea, come Tropea. Una cittadina, tra l'altro, dove è nato ed è sepolto l'attore Raf Vallone e la manifestazione ha anche un richiamo al mondo del cinema.
Le tre serate conclusive del Premio si terranno appunto nella piazza di Tropea il 3, 4 e 5 luglio. Come ha spiegano il patron dell'iniziativa, Pasqualino Pandullo, attorno ai tre finalisti che sono il perno della manifestazione ci saranno incontri e tavole rotonde con numerosi scrittori, intellettuali, giornalisti e anche campioni sportivi. Come Rino Gattuso, che parteciperà alla prima serata con Sveva Casati Modignani, Annarosa Macrì, Pierfranco Bruni e Paola Bottero. Alla seconda serata interverranno Mauro Francesco Minervino, Matteo Mazzuca, Felice Cimatti, Luigi Lombardi M. Satriani e Mario Caligiuri. E a quella finale, i rettori delle tre università calabresi.
«La cura dei problemi passa per i libri- ha detto il vicepresidente della Giunta regionale, Domenico Cersosimo alla conferenza stampa di presentazione del Premio-.Una società che legge ha risolto i suoi problemi. Ma in Calabria si legge poco, anche perché mancano le librerie. Bisogna investire sulla cultura. Per questo il" Premio Tropea" ha scelto di lavorare con coloro che più di tutti sono a contatto con i bisogni della cittadinanza: i sindaci. E vuole lanciare la Calabria sul piano nazionale».
Dopo tre anni di lavoro dal basso, forse qualcosa si sta muovendo. Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, ha raccontato del concreto interesse suscitato dai libri finalisti, da parte di studenti e scuole locali.
A garanzia della serietà del Premio c'è anche una giuria tecnico-scientifica di tutto rispetto, guidata dalla scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti e composta da Giovanni La Torre, rettore dell' Università della Calabria di Cosenza; Francesco Saverio Costanzo, rettore dell'Università Magna Graecia di Catanzaro; Massimo Giovannini, rettore dell'Università mediterranea di Reggio Calabria; Corrado Calabrò, Presidente dell' Autorità per le Comunicazioni; Pierfranco Bruni, scrittore e vicepresidente del Libero sindacato degli scrittori; Giuliano Vigini, scrittore ed editore dell'Editrice bibliografica.
E poi, le istituzioni appoggiano l' iniziativa, gli intellettuali soprattutto calabresi sono interessati, la stampa è incuriosita, gli sponsor si offrono e quello di Tropea promette di diventare un premio con la «P» maiuscola.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.