Bruno Bizzozero è il
presidente del Club La
Rossera (Bergamo)
ma è pure a capo del
Comitato lombardo (le strutture e i tesserati).
Dopo un mese
dal lancio formale del
progetto federale "Tesseramento
libero", abbiamo
realizzato questa
intervista.
Si è fatto vivo qualcuno
dei possibili nuovi
golfisti?
«Sì e no. Alcuni hanno
telefonato per chiedere
informazioni. Bisogna
tenere conto che adesso
è un po' presto
per introdurre
gente
al golf in
Lombardia dove,
per via dell'inverno, i Circoli
torneranno davvero
operativi
ai primi
di marzo».
Quando,
nell'autunno
scorso, si
arrivò al "dunque" dei Circoli lombardi
sull'aderire o meno al progetto
federale, Le Rovedine,
Vigevano e Zoate dissero
di no. Perché?
«Il loro non fu un no suggerito
da motivi tecnici. Il
fatto è che si chiedeva un voto
favorevole a un progetto
che, per ragioni diverse non
era stato ancora stato presentato
e illustrato come in
un primo tempo si pensava
avvenisse».
A parte i tre no, c'erano
inizialmente nove «sì condizionati
» cioè poco convinti.
Tra questi alcuni dei
Circoli più nobili della Lombardia
e d'Italia. Come
mai?
«Proprio perché sono nobili.
Prima di dare il loro assenso
hanno voluto piantare
dei paletti. Poi hanno votato
sì».
Al di là della loro adesione,
in diversi Circoli sussistono
alcune perplessità.
Si sa che i sabati e le domeniche
dei mesi di agibilità,
sono soprattutto
spesi a beneficio
delle gare e dei
soci. Ora, per
agevolare
l'ingresso
dei neofiti a bassi costi, i
Circoli si trovano a fare i
conti con lo spazio praticabile
di quattro giorni feriali
alla settimana. Come si
possono abbassare certe
quote di partecipazione in
queste incerte condizioni?
«Il tesseramento libero
non ha nulla a che vedere
con quello del socio. Se uno
chiede dei servizi deve diventare
obbligatoriamente
socio di un Circolo».
Ma quando questo tesserato
libero si presenta in
un Circolo, che cosa succede?
«Poniamo che venga da
noi a “La Rossera". Noi gli
diamo la tessera e un’offerta
per il suo primo anno: sei
mezze ore di lezione per i
primi quattro mesi, rinnovabili
per altri quattro mesi, a
metà prezzo (diciamo
11-12 euro l'una), ingresso
al campo pratica libero, palline
gratuite, accesso ai servizi
(non agli spogliatoi) e al
bar, insegnamento delle regole
del golf per potere poi
affrontare l'esame. Il tutto
verrà a costare intorno ai
200 euro. Certo, però, i Circoli
si debbono adeguare ai
tempi. Non possono chiudere
d'estate alle 7 di sera sfavorendo
così chi finisce di lavorare
nel pomeriggio. E
magari vedano di sopprimere
il giorno di chiusura: basterà
la presenza del segretario
e per il resto chi arriva
per giocare si arrangerà. Il
tesseramento libero è fatto
per i Circoli medi e per i
campi pratica che credo diventeranno
il volano del progetto».
Per rendere persuasivo
l'esperimento del tesseramento
libero si è anche detto
che in Francia ha promosso
un incremento del
numero dei golfisti da
80mila a 340mila Potrà ripetersi
questo fenomeno
anche da noi?
«Noncredo che da noi succederà.
Ritengo che entro il
2010 potremmo arrivare a
raddoppiare i tesserati attuali,
raggiungendo la soglia
dei 160mila.
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