Molte persone prestano tanta attenzione ai grandi capitali da gestire ma trascurano il «piccolo» risparmio, che resta così sul conto corrente senza remunerazione. Intercettare il risparmio «in creazione» può riservare sorprese molto interessanti. Ma cosa dobbiamo sapere prima di sottoscrivere un Piano d’accumulo? I Pac consentono di risparmiare somme fisse a intervalli regolari, promuovendo, così, la disciplina sul lungo periodo.
Gli investimenti periodici diluiscono il rischio di timing del mercato, poiché si acquista una quantità fissa di quote a intervalli regolari (di solito una volta al mese), riducendo l’impatto delle fluttuazioni di prezzo. L’automatizzazione dei versamenti periodici aiuta a mantenere la disciplina nel risparmiare e aumenta le capacità di generare risultato.
Investire in una varietà di asset attraverso i piani d’accumulo riduce il rischio e massimizza il potenziale di crescita del portafoglio nel tempo. Ma l’effetto migliore del Pac è sulle condizioni emotive del risparmiatore/investitore. Perché consente di sfruttare al meglio anche le interazioni negative del mercato. Anzi un ribasso dei listini diventa un momento di vantaggio nel programma del Pac, perché permette di abbassare il costo medio dell’investimento e di entrare in zona guadagno prima di quanto ci si aspettasse.
Tornando al Pac, le argomentazioni da tenere ben presenti sono: massima diversificazione (meglio usare un fondo/Etf che investa sull’indice della
borsa mondiale); ragionare sul medio-lungo termine (da 10 a 15, 20 anni); ma soprattutto garantire l’automatismo del versamento, che può essere anche da 50-100 euro al mese. Poche indicazioni ma che si riveleranno utili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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