Inps, quanto cresce la pensione grazie al cuneo contributivo

Il taglio del cuneo contributivo porterà a un vantaggio in media di circa 98 euro in busta paga. Lo sottolinea l’Inps nel suo XXII Rapporto Annuale. Il 57% dei lavoratori beneficerà di importi superiori ai 100 euro mensili

Inps, quanto cresce la pensione grazie al cuneo contributivo
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La decurtazione del cuneo contributivo ha avuto successo. L’Inps ha presentato il report dedicato ai temi della previdenza, all'interno del documento un aspetto cruciale riguarda il fatto che il taglio del cuneo fiscale abbia comportato un aumento di 100 euro per quanto riguarda le retribuzioni. Inoltre nel 2022 sono aumentati dell’8,1% gli assegni assistenziali. Ecco tutti i punti affrontati nella relazione dell’Istituto nazionale di previdenza sociale.

Il taglio al cuneo

Il vantaggio in busta paga in merito al taglio del cuneo fiscale è notevole. Fino al mese di dicembre è prevista una decurtazione di sei e sette punti in merito ai contributi fino a redditi rispettivamente di 35 e 25mila euro all’anno. Questo intervento riguarda una platea di 14milioni di dipendenti. In busta paga nel 2022 l’incremento era stato mediamente di 30-40 euro al mese in termini netti, nel mese di ottobre 2023 l’aumento ammonta a 100 euro lordi. Alcuni lavoratori hanno ricevuto un surplus di 125 euro e per chi ha un contratto full time il totale del bonus ammonta a circa 123 euro.

Le prestazioni assistenziali

In merito alle prestazioni assistenziali, come anticipato, nel 2022 si è verificato un incremento notevole. Inoltre all’interno del rapporto viene evidenziata una flessione del 3% in merito alle nuove prestazioni previdenziali. Questo dato è dovuto all’importante calo dei pensionamenti anticipati causato dallo stop dell’effetto Quota 100.

Opzione Donna

In merito alle uscite dal mondo del lavoro viene sottolineato che l’effetto della vecchia versione di Opzione Donna, ovvero 58 e 59 anni per il pensionamento rispettivamente nel settore pubblico e in quello privato, ha dato risultati per cui nel gennaio del 2023 gli assegni erogati ammontavano 16% e ne hanno beneficiato 175mila lavoratrici. Il trend è in discesa visto che nel 2023 la platea di donne che possono accedere alla misura è diminuita.

Pensioni anticipate

Un altro dato significativo riguarda i 315 miliardi in trattamenti pensionistici erogati

dall’Inps. Più della metà della spesa è stata assorbita dalle pensioni anticipate e di anzianità. Inoltre una quota consistente è stata dedicata alle prestazioni di vecchiaia e agli assegni per i superstiti.

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