AMARA LA PRIMA. Cade alla settima, il Chelsea di Ancelotti. Prima sconfitta stagionale per l'ex tecnico del Milan, che al Robin Park di Wigan incappa in un 3-1 senza scusanti. I Latics passano subito con l'incornata di Bramble, ma le partenze ad handicap finora non erano mai state un problema per i Blues. E quando Drogba, a inizio ripresa, approfitta della papera del portiere avversario per l'1-1, tutti si aspettano la solita rimonta dei londinesi. E invece sul capovolgimento di fronte Cech atterra in area Rodallega: espulsione e rigore che lo stesso colombiano trasforma per il 2-1. Che diventa 3-1 allo scadere per merito di Scharner.
MAREA ROSSA. Se il Chelsea inciampa, continua la sua galoppata il Manchester United, che aggancia i Blues in vetta a quota 18 punti. I Red Devils impiegano 66' per avere ragione dello Stoke City: Berbatov e O'Shea fanno 2-0 e regalano il primato a Sir Alex Ferguson. La vera prova di forza arriva però da Anfield Road, dove il Liverpool demolisce l'Hull City con un tennistico 6-1 che vede la definitiva consacrazione di Fernando Torres. El Nino mette a segno i primi tre gol del match, sale a quota 8 centri in Premier League e lancia i Reds al secondo posto (da segnalare anche la rete di Gerrard, un capolavoro balistico, e la doppietta dell'olandese Babel).
LE MANONE DI MANNONE. Appaiati al Liverpool, anche i londinesi del Tottenham, che si sbarazzano del Burnley con un netto 5-0 in cui la parte del leone la fa l'ex interista Robbie Keane, rientrato a White Hart Lane la scorsa stagione dopo alcuni, amari mesi proprio a Liverpool. La settima giornata ha visto sugli scudi anche un italiano: è il portiere dell'Arsenal Vito Mannone, grazie ai miracoli del quale i Gunners hanno vinto in trasferta il derby con il Fulham (decide Van Persie).
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