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"Il principe della gioventù", ovvero la congiura dei Pazzi in musical

Debutta il 6 maggio in prima mondiale agli Arcimboldi l'opera di Riz Ortolani ispirata a un fatto realmente accaduto nella Firenze medicea del 1478

La congiura dei Pazzi diventa un musical. La lotta fra le ricche famiglie dei Pazzi e dei Medici nella Firenze del Rinascimento è proprio la trama del "Principe della gioventù" il nuovo musical di Riz Ortolani che debutterà, in prima mondiale, agli Arcimboldi dal 6 al 14 maggio. "Qualche anno fa, quando ero a Broadway a guardare i musical americani ho pensato di creare una storia italiana, che potesse interessare tutto il mondo - ha detto il maestro Ortolani - Dopo aver molto pensato, cercato e discusso, ho "scoperto" la famosa congiura dei Pazzi, realmente accaduta nella Firenze medicea del 1478, ma mai rappresentata a teatro. Ho pensato di celebrare il genio italiano proprio di un periodo irripetibile come fu il Rinascimento». L'opera è stata presentata in anteprima al teatro La Fenice nel settembre 2007 ma farà il suo debutto mondiale agli Arcimboldi. "Sarà un musical classico, pieno di colori sia strumentali, che coreografici e di regia" ha aggiunto il maestro. Regia, scene e costumi sono di Pier Luigi Pizzi. Per Pizzi la verità storica è solo uno degli elementi di questa "grande storia d'amore con un epilogo drammatico", l'uccisione di Giuliano de' Medici con 19 pugnalate. Ha aggiunto Pizzi di essere stato "attratto da questa incredibile favola di un gruppo di ragazzi belli, ricchi, ardenti, spensierati che, al culmine dei loro giochi, anche d'amore, scoprono Platone e inventano il futuro. Scoppia la rivoluzione: il Rinascimento, l'Umanesimo. Mi è piaciuto il clima di questo momento irripetibile, che è la giovinezza". Le musiche sono liriche ma anche molto dinamiche "e c'è anche molta modernità nel proporre temi antichi, popolareschi, toscani".

Di Ortolani sono la partitura, i temi, le arie e anche il libretto, realizzato con Ugo Chiti; le liriche sono di Lorenzo Raggi e Mae Kroville; la direzione musicale di Roberto Gori. Le coreografie sono di Joey McKneely e Gianni Santucci.

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