Proposta Panchine «griffate» per salvare l’arredo urbano

Forse non saranno col tessuto in alcantara e l’imbottitura in piuma d’oca, ma chi non vorrebbe andare ai giardini comunali senza trovare le solite panchine sporche e con le traversine rotte? Se la domanda è retorica, la risposta l’ha trovata il consigliere del Municipio Centro Est, Elio Salterini (Pdl).
È stato lui, come presidente della seconda commissione consigliare dedicata al Territorio, a prendere l’iniziativa a favore dei nostri fondoschiena e a scrivere al sindaco Marta Vincenzi. «Premesso che il posizionamento di un arredo urbano (panchine e giochi) rende le zone verdi usufruibili in maniera più piacevole dalla popolazione di ogni età», inizia la lettera del consigliere che per giorni ha girovagato per i giardinetti e gli spazi pubblici del quartiere che va dal Porto Antico al Lagaccio. Il risultato? «Scarsità» e soprattutto «vetustà dell’arredo urbano che forse per i noti problemi finanziari evidenzia una totale noncuranza da parte del Comune», denuncia Salterini. Ma trovato il male il consigliere ha già pronta la cura, e a costo zero per le tasche dei cittadini: «estendere l’adozione delle aree verdi anche agli arredi urbani e soprattutto alle panchine in modo che gli sponsor si prendano cura della loro pulizia e della manutenzione ordinaria».
Insomma, precisa Salterini, «qualcosa di simile a quello che avviene già per le pensiline delle fermate degli autobus costruite e curate dalla società Cemusa».


Si chiamerebbe «adotta la tua panchina», l’iniziativa del consigliere a favore di anziani, pensionati, badanti, baby-sitter e, perché no, anche qualche clochard che presto, se anche le aziende del settore decideranno di aderire, potrebbero sdraiarsi su una «Divani & Divani» o sprofondare sull’ultima collezione «Poltronesofà». Per finta, probabilmente, anche se si sa: la pubblicità fa sognare.

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