Bruxelles - E' scattato il conto alla rovescia, ormai è questione di giorni. La presidenza svedese dell’Unione Europea ha convocato per il 19 novembre un summit straordinario per sciogliere il nodo delle nomine del presidente del Consiglio europeo e dell’Alto rappresentante della politica estera. Per questa ultima carica tra i favoriti c'è Massimo D’Alema, soprattutto dopo la marcia indietro dell'inglese David Miliband. Il responsabile della Farnesina, Franco Frattini, anche oggi ha ribadito il sostegno di tutto il governo italiano.
Via libera dei socialisti europei Il gruppo dei socialisti ha sciolto la riserva e si è schierato, compatto, dalla sua parte. E’ quanto annunciano in una nota congiunta il capodelegazione del Pd al parlamento europeo David Sassoli, il vice presidente del Pe Gianni Pittella e il vice presidente del gruppo Socialisti e Democratici Gianluca Susta. "Esprimiamo profonda soddisfazione perché all’unanimità, nella riunione di oggi alla presenza di Poul Nyrup Rasmussen, il gruppo dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo insieme con la famiglia socialista europea, hanno scelto di sostenere D’Alema per la carica di Mr Pesc", si legge nella nota. "E' la personalità più autorevole e qualificata a ricoprire questo incarico, che rappresenta nel quadro di un’Europa sempre più forte una figura capace di dialogo interistituzionale e di rivestire l’importante ruolo di rappresentare l’Europa nel mondo".
La svolta Importante, per certi versi decisiva è
stata la rinuncia, alcuni giorni fa, del ministro degli Esteri britannico David Miliband, dopo che il capogruppo socialdemocratico al parlamento europeo Martin Schulz aveva appoggiato "con forza" la candidatura di D’Alema.
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