Pubblicità, meno vincoli ma più controlli

Anna Maria Greco

da Roma

Meno vincoli alla pubblicità in tv, ma più controlli. È per questo che piace al ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi, la nuova direttiva in materia di televisione varata martedì dalla Commissione Europea. Sarà applicata a tutte le tv pubbliche e private, a canali via terra o via satellite, gratuiti o a pagamento. Dunque anche alla Rai, precisa l’esponente del governo.
Il provvedimento,che modifica la direttiva «Tv senza frontiere» del '98, dovrà essere approvato dall’Europarlamento e dal Consiglio dei ministri e poi recepito dai diversi Paesi. «In questa sede - spiega Landolfi - si possono individuare accorgimenti ulteriori per la Rai, in quanto servizio pubblico, per esempio per le trasmissioni destinate ai minori e per i programmi di informazione».
Le nuove norme aboliscono il tetto giornaliero di pubblicità del 20 per cento e mantengono solo quello orario del 12 per cento. «Una posizione - spiega Landolfi - che ha visto concorde anche il nostro Paese quando siamo stati consultati. In questo modo c'è più possibilità di controllare gli affollamenti pubblicitari». Il giudizio del ministro è dunque positivo perchè nel nuovo sistema vede maggiore possibilità di trasparenza e chiarezza.
Ci sono timori per le ripercussioni della direttiva Ue sulla raccolta pubblicitaria della carta stampata e le preoccupazioni per una posizione di supremazia da parte della televisione, favorita dai vincoli meno stringenti. Il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, si dice «spiazzato» dall’iniziativa di Bruxelles. Ma Landolfi getta acqua sul fuoco delle polemiche.
«Il problema - dice il ministro - è verificare se esiste una domanda di pubblicità che se non trova spazio sulla televisione utilizza lo strumento della stampa. È tutto da provare che si tratti di sistemi "sostitutivi" e non piuttosto di due segmenti di mercato completamente diversi. Piuttosto credo che le nuove norme comunitarie, favoriranno le piccole emittenti televisive che puntano sulla tarda serata e sulla notte per vendere i propri spazi pubblicitari».


Landolfi annuncia anche che s’impegnerà perchè si ottengano più fondi per i decoder del digitale terrestre nel decreto «milleproroghe». Nella Finanziaria, infatti, finora si prevedono solo 10 milioni di euro stanziati per le Regioni «all digital», Sardegna e Valle d'Aosta.

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