Per chi si chiedesse come mai la ripresa dello sviluppo di tante piccole e medie imprese non riporti ad un rilancio definitivo del nostro Paese, alcune vicende che accadono nel mondo imprenditoriale possono fornire unindicazione. Unimpresa di successo di Pescara che si occupa della robotica applicata allautomobile, nata dalla creatività di un gruppo di ingegneri del posto che rilevano, ristrutturano e salvano unazienda decotta, diventa capace in pochi anni di lavorare per grandi imprese mondiali, quali General Motors e Bosch, e in Paesi quali Brasile, Cina, India. Ben presto però il management dellazienda si trova a fare i conti col fatto che il sistema finanziario pubblico e privato non è pronto a supportare tale sviluppo virtuoso. Alcuni esempi per tutti lo testimoniano.
Negli ultimi anni, dato il grande sviluppo, il titolare prova a chiedere al sistema bancario di sviluppare prodotti per le start up estere, mutui chirografari, comunque forme di finanziamento a medio-lungo termine per non gravare sulla gestione ordinaria dellimpresa. Pur avendo corredato tali richieste con business plan analitici in cui viene esplicitato il nome dei clienti ed il tipo di impianti venduti, il finanziamento viene negato.
Unaltra esperienza negativa accade al nostro imprenditore quando una multinazionale americana quotata decide di acquistare prodotti dalla sua azienda. Lamministratore delegato della multinazionale firma una lettera di autorizzazione ad iniziare i lavori. Il contratto è di 5 milioni di euro e la lettera dice che entro tre mesi arriverà lordine. Tuttavia per il sistema bancario italiano non basta la firma dellamministratore delegato. La banca propone alternativamente di assicurare il credito con la principale compagnia pubblica di assicurazione del credito estero. Fatta la pratica, dopo due mesi, viene comunicato che non cè più la convenzione con gli Stati Uniti e quindi la ditta non può essere coperta dalla loro assicurazione.
Un terzo esempio completa il quadro. Limprenditore pescarese, che ha dovuto risanare unazienda in crisi, guarda allinnovazione come allaria che si respira. Ora sembra strano, ma in Italia non esiste uno strumento di credito ordinario chirografario che finanzia linnovazione. Così, capita che, quando comincia ad innovare si senta dire dalle banche che il suo rating non è male, ma non è sufficientemente alto da ottenere un finanziamento allinnovazione. Come rimedia il nostro imprenditore? Arrangiandosi: per produrre i prototipi dellibrido elettrico che hanno permesso allimpresa di decollare, mette mano al portafoglio, aumentando ulteriormente il rischio dimpresa.
*Presidente Fondazione per la Sussidiarietà
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