Quando la città si metteva in posa «a 360 gradi»

Ritratti dell’Urbe. I suoi scorci e le sue vedute ammirate e descritte da viaggiatori e artisti. Su queste immagini è costruita la mostra «Roma la magnifica visione. Vedute panoramiche del XVIII e XIX secolo» dalla collezioni del museo di Roma. Spazio allora nella cornice di palazzo Braschi a trentacinque opere, di diverse dimensioni, in gran maggioranza realizzate su carta (acqueforti, acquerelli e tempere) ma anche ad alcuni dipinti su tela che offrono ai visitatori differenti ritratti della città eterna, immagini di Roma catturate da punti diversi di osservazione, alcuni dei quali sono particolarmente adatti a una visione generale della città.
Tra questi sicuramente il Campidoglio. E proprio un panorama circolare, realizzato dal francese Pierre Prévost dalla torre del Campidoglio inaugura il percorso espositivo che si snoda lungo le sale del primo piano del palazzo di piazza San Pantaleo. Altri punti strategici da cui ammirare la città sono Villa Ludovisi, il Gianicolo, l’Aventino e Monte Mario. E il panorama di Roma dal Casino di Villa Ludovisi, realizzato da Carl Ferdinand Sprosse rappresenta il più grande panorama circolare a stampa dedicato alla città (sette metri).
Quasi tutte le opere presentano delle didascalie molto ampie e descrittive, note che gli artisti hanno scritto a penna per arricchire il loro lavoro. La mostra accoglie anche un libro per il viaggiatore personalizzato, stampato a Londra e dedicato alla contessa di Kent: si tratta di un libro a soffietto, ripiegato a cartella e propone il panorama di Roma dalla torre del Campidoglio realizzato dall’inglese Samuel Rawle. Alle burrascose vicende della Repubblica Romana è dedicato, invece, un’acquaforte di Kandler e Andreae che descrive gli scontri sul Gianicolo tra i soldati francesi e le truppe di Garibaldi. Completano poi l’esposizione diversi dipinti: dal panorama di Monte Mario di Ippolito Caffi alla veduta dell’Urbe da Villa Malta di John Newbolt.


In chiusura ad arricchire l’esposizione un video che ripropone delle vere e proprie zoomate di alcune opere analizzandole dettagliatamente.
La mostra, curata da Patrizia Masini, Anna Aletta, e Fabio Betti, resta aperta fino al 19 aprile dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19. Il costo del biglietto è di 8 euro.

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