Quando il Fisco sbaglia: un miliardo di rimborsi a un milione di persone

Buone notizie per i contribuenti a basso reddito. E gli over 75 non dovranno pagare il canone Rai. Ma c'è la stangata: nel 2012 ogni famiglia dovrà sborsare più di 2mila euro in più per vivere

Quando il Fisco sbaglia: un miliardo di rimborsi a un milione di persone

Se da una parte i prezzi aumentano ancora e non lasciano respirare gli italiani, dall'altra l'Agenzia delle Entrate  fa sapere che ci sono delle buone nuove per più di un milione di contribuenti: sono, infatti, in arrivo per loro più di 900 milioni di euro di rimborsi. Una boccata di ossigeno che però è destinata a durare davvero poco dal momento che, già nel primo mese del 2012,dovranno essere affrontati rincari un po' su tutti i beni di prima necessità. Dai treni agli alimentari, dal carburante al gas, fino alla corrente elettrica, alle autostrade e ai mutui. Ma ci sarà qualcosa su cui le famiglie potranno risparmiare? Sembra proprio di no. Il Paese va avanti, ma con la retromarcia.

Se pagare le tasse ripaga, ci sono buone notizie per più di un milione di contribuenti. La tanto "odiata" Agenzia delle Entrate sta erogando loro più di 900 milioni di euro di rimborsi. Tra questi anche le somme chieste con le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2010 dai contribuenti a basso reddito, che nel 2011 hanno ricevuto quasi 50mila bonus, per una spesa totale di più di 20 milioni di euro. Non solo. Verranno anche rimborsati gli over 75 ai quali l'Agenzia sta erogando oltre 4 milioni di euro per il pagamento di quasi 40mila rimborsi del canone Rai, che sono esentati da pagare. Con questa ultima tranche il risultato complessivo conseguito nel 2011 rileva un aumento del 60 % dei rimborsati rispetto al 2010. In più nel 2011 oltre 6 miliardi di euro sono arrivati nelle casse di 41mila imprese, artigiani e professionisti grazie al rimborso dell'Iva.

Nonostante le buone notizie, il 2012 rischia di essere peggiore del 2011. Non è una novità, c'era da immaginarselo con gli aumenti di prezzi e tariffe che arriveranno a incidere in modo pesante sui portafogli delle famiglie italiane che dovranno sborsare in media 2.103 euro in più. Secondo l'osservatorio nazionale della Federconsumatori, gli aumenti saranno "insostenibili e determineranno pesantissime ricadute sullo stile di vita delle famiglie e sull’intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi". La Federconsumi consiglia di puntare sul rilancio. I presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, lancia un appello direttamente al premier Mario Monti chiedendogli di lavorare sulla "ripresa della domanda di mercato", sulle liberalizzazioni e sugli "investimenti per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico".

Più nello specifico il settore dell'alimentazione vede rincari del 7%, cioè ben 392 euro in più rispetto al 2011, il rialzo più significativo; i prezzi dei treni aumenteranno, in media, di 81euro, ma l'aumento non interesserà solo i treni a lunga percorrenza, anche i regionali, frequentati, per lo più, da lavoratori pendolari e studenti; aumentano i prezzi anche del settore dei servizi pubblici in generale, del 28-30%, pari a 48 euro in più; in rialzo anche i servizi bancari, compresi mutui e bolli, che registrano aumenti di 93 euro; salgono anche i carburanti, di 192 euro; i derivati del petrolio, i detersivi e i prodotti per la casa, di 123euro; le assicurazioni per le auto, +6%, cioè 78 euro; le tariffe autostradali, 53 euro in più; le tariffe sul gas, 113 euro in più; le tariffe sull'elettricità, 72euro in più; quelle sull'acqua, di 22 euro; quelle sui rifiuti, di 53 euro; sul

riscaldamento, +195 euro; aumenta anche l'iva di 93 euro; addizionali regionali +90 euro; e, ovviamente, rullo di tamburi, l'imu sulla prima casa, che ammonterà a 405 euro. Il totale? 2103 euro. Un conto salatissimo, appunto.

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