Quando è l'uomo a fare l'eroe per salvare il proprio cane

Settantenne si getta nell'acqua gelida del porto per trarre in salvo il suo anziano animale

Quando è l'uomo a fare l'eroe per salvare il proprio cane

Sono innumerevoli i modi in cui i cani salvano uomini, donne, bambini e anziani. C'è il cane addestrato al salvataggio in mare che soccorre chi sta annegando, c'è il cane che cerca chi è rimasto sotto le macerie del terremoto o si è smarrito, nel folto del bosco, c'è il cane addestrato a lavorare nella neve alta, al recupero di chi è stato sorpreso dalla slavina, mentre più recenti sono le conoscenze sui cani in grado di prevedere attacchi epilettici o scompensi in un anziano diabetico.

Per fortuna questi episodi fanno ancora notizia, anche se sono talmente comuni da non fare più lo scalpore che facevano qualche anno fa. Talvolta però succede il contrario e l'uomo restituisce il favore al cane. È quanto capitato recentemente a Golfo Aranci (Sardegna), per fortuna proprio nel porto, dove pochi giorni fa il personale dell'Ufficio Circondariale marittimo, al comando del tenente di Vascello Angelo Filosa, della Security portuale, del gruppo ormeggiatori di Golfo Aranci e dei marittimi della motonave «Corsica Victoria», hanno vissuto momenti di grande concitazione. Nessuno aveva fatto caso ovviamente a un uomo che passeggiava sul molo con il suo cane, un meticcio di 12 anni e di 25 Kg di peso in attesa di imbarcarsi. Dopo avere fatto una passeggiata, in attesa dell'orario d'imbarco, l'anziano 71enne sardo, ma residente in Germania, si trovava davanti all'automobile intento a caricare il cane, quando questo, è stato affiancato da un gabbiano in volo radente e non ci ha pensato due volte a dare uno strattone al guinzaglio per rincorrere l'agile uccello marino. Nonostante i ripetuti e disperati richiami del proprietario, il cane si è tuffato in mare, risoluto a catturare chi lo aveva «sfidato» volandogli a fil di pelo.

Vero che i cani sanno istintivamente nuotare, ma anche vero che il mare è un elemento che più si addice a un gabbiano che non a un quattro zampe. Infatti l'uccello si è allontanato gracchiando, in quello che viene chiamato Molo Alternativo volando rasente le onde, mentre il cane ha cominciato, a causa della non più giovane età, a mostrare la corda. Pur tentando di risalire la banchina il cane, aiutato in tutti i modi dal proprietario, mostrava i segni della fatica e cominciava lasciarsi andare. È stato a questo punto che l'anziano sardo ha deciso di calarsi in mare anche lui, per salvare chi non voleva assolutamente perdere. In acqua, ha preso in braccio il proprio cane e si è tenuto ai supporti presenti, mentre la moglie ha prontamente chiesto aiuto al personale addetto all'imbarco. Subito dopo, il 71enne e il cane sono stati aiutati a uscire dall'acqua limacciosa e l'uomo ha rifiutato il soccorso medico, mentre i soccorritori si prendevano cura di lui avvolgendolo in coperte e offrendogli del tè caldo. Il personale della Guardia costiera e della Corsica Victoria hanno accompagnato il 71enne a bordo nella propria cabina, dove ha potuto farsi una doccia calda e anche il vecchio cane ha goduto delle attenzioni dei soccorritori che lo hanno asciugato e confortato.

Ma questa non è certo l'unica storia dove è l'uomo a salvare il cane. Basta pensare a tutti i canili ben tenuti, dove i volontari impiegano il proprio tempo libero a confortare i randagi. Basta pensare al militare che, trovato il randagino, su un campo minato, lo prende in braccio e lo riporta a casa con lui. Basta pensare al dentista che in Grecia ha investito tutti i suoi risparmi per salvare i cani abbandonati oppure alla storia di chi, a Rio de Janeiro, non gira mai le spalle a un cucciolo in difficoltà.

Basta pensare a un uomo, Sasa Pej i, che vive in un paese difficile, la Serbia, dove si è circondato di 450 cani per i quali ha creato un rifugio dove poterli proteggere dalla crudeltà umana. Anche l'uomo talvolta mostra di avere un cuore.

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