La quinta nevicata non fa primavera

Nevica. Oggi la città sarà alle prese con la quinta giornata bianca dall’inizio dell’inverno: il tappeto bianco di 10-15 centimetri si è magicamente (o maledettamente, dipende sempre dai punti di vista) formato durante la notte. Effetto della perturbazione di aria gelida dalla Siberia che ha stravolto completamente le temperature di marzo. Ieri a Linate la colonnina di mercurio registrava un +3 di massima, ben dieci gradi in meno della media stagionale e -1 di minima.
Milano in tilt? Difficile dirlo, quel che è certo è che quest’anomala neve di marzo durerà lo spazio di una giornata, non un’ora di più. Secondo gli esperti, venerdì le temperature riprenderanno leggermente a salire e con la prossima settimana potremmo davvero tirar fuori dall’armadio il cappotto più leggero. Nel mezzo c’è il giovedì in cui non nevicherà, non ci saranno variazioni di temperatura ma quasi sicuramente saremo alle prese con ghiaccio e fango.
I primi fiocchi volteggiavano già nel pomeriggio di ieri, nessun effetto sorpresa. La neve era stata prevista, il piano operativo del Comune allertato. Sulle strade oggi ci saranno 186 mezzi spazzaneve e 512 addetti alla distribuzione del sale nei punti sensibili, fermate del tram, uscite di scuole, ospedali e uffici pubblici. Siamo alla quinta nevicata dall’inizio dell’inverno, la prima e più abbondante è stata quella del 21 dicembre - con i suoi 25 centimetri aveva mandato in tilt la circolazione - poi le successive, l’1 e il 29 gennaio e il 5 febbraio che si erano però subito tramutate in pioggia. Sommando neve e acqua, da dicembre a febbraio, le precipitazioni sono state decisamente più consistenti rispetto alla media. «Se guardiamo al trend stagionale ne abbiamo avuto il 30 per cento in più» conferma Flavio Galbiati del centro meteo Epson. In millimetri fanno 230, rispetto ai 177 di media. Nel dettaglio gennaio si conferma il mese più «asciutto», le precipitazioni sono state il 30 per cento in meno della media, in compenso dicembre ne ha avuto il 40 per cento in più e febbraio il doppio. Come mai questo freddo e questo umido, sta cambiando il clima contrariamente alle previsioni? «Due stagioni non fanno tendenza - spiega Galbiati - - È vero che questo inverno e quello appena passato hanno avuto meno alta pressione del solito e più perturbazioni. In genere, in pianura, l’alta pressione è una costante, porta con sè tempo stabile, gelate notturne e nebbie. Questi ultimi due inverni hanno invece avuto più movimento, ma se guardiamo nel dettaglio alle temperature vediamo che in dicembre gennaio e febbraio le minime sono state più basse di un grado e le massime di due.

È dunque più forte la sensazione del freddo percepito».Amsa ha annunciato che metterà in strada tutte le risorse e che rinuncerà all’assemblea sindacale già convocata per questa mattina. L’assessore all’ambiente Paolo Massari invita i milanesi a servirsi dei mezzi.

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