Milano - Hanno condiviso un'esperienza indelebile nelle loro vite. Un processo. Il carcere. L'assoluzione. Amanda Knox e Raffaele Sollecito anche dopo il processo per l'assassinio della studentessa inglese Meredith Kercher continuano a sentirsi. Lei, Amanda, è tornata negli Stati Uniti e lui, Raffaele vuole rivederla. Già subito dopo che la Knox era atterrata a Seattle, il padre della studentessa americana aveva invitato Sollecito e la sua famiglia negli Stati Uniti.
Ora Raffaele ha raccolto l'invito. "È stata lei a invitarmi. Io ho accettato con gioia. E non è detto che aspetti Natale. Potrei farlo anche prima. In qualunque momento. Ho voglia di rivederla, di parlare, di guardarla negli occhi", ha affermato Sollecito. Raffaele sente la mancanza della sua "compagna" di sventura e non nasconde il fatto che la senta molto spesso al telefono e sul web. "Ci telefoniamo o ci scriviamo tutti i giorni - spiega Sollecito - abbiamo bisogno l’uno dell’altra sia per tentare di capire cosa è successo sia per guardare avanti, verso un futuro che sembrava spezzato per sempre e che invece possiamo ancora costruire. Abbiamo tante cose da dirci - conclude - dopo aver passato quattro anni in un girone infernale che ci ha stritolato, ci ha procurato sofferenze indicibili, ci ha rovinato la vita".
I due prima dell'omicidio erano fidanzati. Poi il carcere li ha separati.
Ora le sofferenze vissute dietro le "sbarre" probabilmente stanno unendo Amanda e Raffaele ancora una volta. E tutto sembra tornare come prima, i due ex fidanzatini si riappropriano delle loro vite. Peccato che l'unica a non poterlo fare è prorio la povera Meredith.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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