Rai, la Tarantola si taglia lo stipendio

Votata all'unanimità la riduzione del 20% del compenso. E Gubitosi opta per un contratto anziché un'assunzione a tempo indeterminato

Ai vertici di viale Mazzini qualcosa si muove. Oggi pomeriggio è infatti stato dato il via libera dal consiglio di amministrazione della Rai al taglio del compenso del presidente Anna Maria Tarantola. Su sua stessa proposta, lo stipendio della neo numero uno della Rai è, infatti, inferiore rispetto a quello percepito dal predecessore Paolo Garimberti.

Il consiglio di amministrazione di viale Mazzini ha votato all’unanimità il compenso per la neo presidente che, a quanto si apprende, è pari nel complesso a 366mila euro all'anno. Una cifra inferiore, quindi, a quella del predecessore Garimberti che era pari a 448mila euro annui di cui 350mila per l’indennità di presidente e 98mila come consigliere. La Tarantola, nel dettaglio, ha rinunciato al compenso per le nuove deleghe assegnatele dai vertici Rai per ampliarne i poteri e ha ridotto la propria indennità da presidente: come consigliere percepirà i 66mila euro previsti per tutti (a seguito del taglio del 30% deciso di recente dall’azionista) e come presidente percepirà 300mila euro. Cifra che rientra nel tetto stabilito per i manager pubblici come era nelle intenzioni Tarantola.

Durante la riunione del Cda, sempre a quanto si apprende, sarebbe stato manifestato apprezzamento unanime per la decisione del direttore generale Luigi Gubitosi di optare per un contratto a termine in luogo di un'assunzione a tempo indeterminato.

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